Stagione finita per Michele Rinaldi. La lesione al legamento collaterale, susseguente ad un contrasto di gioco nel corso del match casalingo di mercoledì contro l’Aglianese, imporrà quasi sicuramente l’intervento chirurgico. Sempre che, dal supplemento di indagini (reso impossibile per il ‘versamento’ ancora in atto), non si evidenzino problemi anche al crociato. In ogni caso, mister Gadda non potrà più utilizzare il trentaseienne difensore bresciano e non potrà più fare affidamento sulla sua esperienza fatta di 350 gettoni fra i professionisti. Il Ravenna perde dunque anche l’ultimo difensore ‘over’. E adesso – alla vigilia tra l’altro della trasferta di Lodi contro il Fanfuklla – la situazione diventa ai limiti del sostenibile. Tabanelli, Spinosa, Pipicella, Lussignoli e Rinaldi sono inutilizzabili. D’Orsi, afflitto da pubalgia, ha una autonomia limitatissima, e potrebbe giocare (qualche minuto) solo grazie agli antinfiammatori. Boccardi pare essere recuperato, ma non è ovviamente nella migliore condizione. A lui dovrebbe toccare il ruolo di centrale difensivo. Non dovesse farcela, si abbandonerebbe il 5-3-2 e si tornerebbe al 4-3-3. In una situazione che, invece di migliorare, peggiora giornata dopo giornata, è intervenuto il ds Andrea Grammatica. Il dirigente spezzino è partito dal pareggio 2-2 di mercoledì contro l’Aglianese: "Ho visto il Ravenna più battagliero dell’ultimo anno e mezzo. Un Ravenna che avrebbe meritato la vittoria. Nonostante le difficoltà ‘numeriche’, e quelle fisiche, dal momento che alcuni giocatori sono scesi in campo solo grazie agli antidolorifici, la squadra ha giocato con grande carattere. Senza dimenticare che, nell’ultimo periodo, la rosa si è potuta allenare poco sul campo principale di Glorie, ripiegando sugli spazi limitrofi. Ciò ha imposto esercitazioni esclusivamente su campo ridotto, rendendo impossibile riprodurre le simulazioni su campo grande. Non sono alibi, ma dati di fatto".
Grammatica ha quindi ‘scavato’ attorno ai motivi che hanno portato ad una prestazione di spessore: "Certi risultati si ottengono grazie al lavoro quotidiano, ma grazie anche al valore umano dei giocatori e dello staff tecnico. Nei momenti di difficoltà, possono succedere due cose: o affondi, o ti esalti, come successo mercoledì. E, di questo, la società è orgogliosa. Quello che purtroppo in pochi hanno visto, poiché si è giocato di mercoledì, è stato il Ravenna più gagliardo, più grintoso, più cattivo e più voglioso della stagione. Un Ravenna così, si era visto a tratti contro Forlì e Pistoiese. Questo spirito ci dovrà contraddistinguere da qui alla fine, anche perché non abbiamo altre armi".
La trasferta di domani al ‘Dossenina’ di Lodi (ore 14.30) diventa la prova del fuoco per un Ravenna che giocherà con almeno 6 under nell’undici titolare. Sempre che Boccardi ce la faccia a recuperare... "Dovremo mettere in campo – ha concluso Grammatica – lo stesso spirito di mercoledì. Sappiamo di affrontare una squadra forte, che ha ambizioni di playoff. A proposito di playoff, è vero che siamo a -1 dalla quota, ma in realtà, l’obiettivo è allontanarci più possibile dai playout. Siamo realisti. Quando le annate nascono sotto una cattiva stella, bisogna stare attenti e svegli, perché ora incontriamo squadre di un certo livello, e gli scivoloni sono dietro l’angolo".