Dura è dura, ma l’emozione è incomparabile. Giampaolo Focchi ha ancora una volta portato a termine il raid Pavia-Venezia con uno dei suoi gommoni di sua produzione 730 Pro e alla fine si è piazzato terzo nella classe di appartenenza (19º asssoluto), la Diporto 5.1, con il tempo di 2 ore 53’ 26’’, sui 400 chilometri di acqua. "Il gommone andava bene – raccolta lo stesso Focchi – e la media finale è stata discretamente buona. Insomma è andata bene anche se è stata dura, ogni tanto l’età si è fatta sentire. In ogni caso stiamo già lavorando per il prossimo anno perché è una gara davvero meravigliosa. È davvero emozionante scendere per il fiume Ticino: io lo faccio dal 1991, eppure mi emoziona ancora come la prima volta o addirittura di più". In questa edizione l’acqua è sempre stata piuttosto alta sul Po. "Io preferisco l’acqua più bassa – continua il pilota-costruttore ravennate – perché con alcune secche in più, la difficoltà aumentano e io mi trovo sicuramente meglio. In queste condizioni è fondamentale la concentrazione, anche perché è un attimo perdere qualche istante e se consideriamo che l’avversario che mi ha preceduto aveva appena 3’’ di vantaggio allora è evidente che basta davvero poco per perdere o guadagnare posizioni. Ovviamente io sono solo in barca e ci sono alcuni tratti del Po nei quali è determinante prestare molta attenzione anche agli eventuali pezzi di legno che per fortuna quest’anno non ci sono stati".
u.b.
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