Riuscirà l’OraSì Ravenna a conquistare un altro scalpo illustre dopo quello della big Pielle Livorno? La risposta arriverà stasera dopo il match con la GVM Roma, in programma alle 20.30 al PalaCosta, fortino casalingo diventato purtroppo espugnabile nelle ultime settimane. Il bilancio casalingo dei giallorossi è infatti di due vittorie e tre sconfitte ed è quindi necessario ritornare ad esultare davanti al pubblico amico, ma quello odierna sarà un match davvero insidioso. Roma, neopromossa soltanto sulla carta avendo un roster di primo livello e l’ambizione di andare in A2 in pochi anni, è in ripresa dopo un avvio difficile, come testimoniano le tre vittorie consecutive con cui si presenterà in Romagna, ed è capace di alternare prestazioni incredibili come la vittoria di 42 punti a Livorno, a successi risicati di due punti in casa dell’ultima della classe Cassino.
Il suo potenziale è enorme nonostante i soli dieci punti in classifica, perché oltre a Conti, migliore giocatore della B di due anni fa e top scorer dei capitolini con 16.7 punti di media, al playmaker Rodriguez abituato all’A2 e promosso in A1 con Trapani lo scorso anno, alla guardia Santiangeli e al ‘tuttofare’ Siberna, ha lunghi come Ancellotti che sono da marcare molto bene e ultimamente i pari ruolo ravennati non è che stiano brillando. Uno dei problemi dell’OraSì è il dipendere troppo da Dron e Gay, unici capaci di cambiare i ritmi e trovare il canestro al momento giusto in questo momento della stagione. "Roma per esperienza, forza e qualità del roster la ritengo inferiore solo a Roseto – spiega coach Andrea Gabrielli – perché ha giocatori di grande esperienza e dentro l’area han un centro particolarmente capace di sporcare le traiettorie di tiro, come Ancellotti".
Così prosegue il coach: "Ho incontrato la Virtus già nella scorsa stagione e, sebbene i giocatori siano cambiati, l’idea di gioco di fondo è rimasta la stessa. È una squadra che concede pochi punti, perché difensivamente mette in campo una grande intensità, spesso anche a tutto campo. Ha anche una grande fisicità nella difesa lontano dalla palla e sono difficili da battere nell’uno contro uno. Giocando ogni due giorni, abbiamo preparato la partita cercando di responsabilizzare ogni giocatore, in modo che l’intera squadra ne risenta positivamente".
Luca Del Favero
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