L’Associazione Ravenna non vuole sparire: "Pronti a collaborare con la nuova società"

Nessun contatto con Cipriani, ma piena disponibilità offerta dal gruppo che fu di supporto al rilancio dopo gli anni più bui

L’Associazione Ravenna non vuole sparire: "Pronti a collaborare con la nuova società"

L’Associazione Ravenna non vuole sparire: "Pronti a collaborare con la nuova società"

Gabriele Pezzi è il presidente dell’Associazione Ravenna Fc, socio di maggioranza e controllante del Ravenna Fc 1913 che, dal 2013, è stata il motore sul quale si è basato il rilancio della società dopo i precedenti fallimenti.

Un percorso che è arrivato al compimento in questi giorni con la cessione delle quote alla nuova proprietà.

Presidente Pezzi, col cambio di proprietà, qual è il futuro dell’Associazione Ravenna Fc?

"L’Associazione nasce come supporto allo sport di Ravenna, in particolare al calcio. Ad oggi non ci sono stati contatti con la nuova proprietà per parlare di prospettive future. Questo cambio di proprietà non significa che l’Associazione debba sparire, siamo ovviamente disponibili a collaborare, occorre capire in che modo e se gli attuali soci, che sono circa 40, vorranno continuare a fare parte di questa Associazione".

Che cosa lasciate in eredità al Gruppo Cipriani?

"L’Associazione è stata il socio di maggioranza di Ravenna Fc. Ogni anno, attraverso il contributo dei soci, siamo riusciti a supportare in particolare l’attività del settore giovanile, raccogliendo complessivamente una cifra attorno ai 300-330 mila euro. Credo che questo sia il punto principale della nostra eredità".

Quali obiettivi avete raggiunto in questi anni di attività?

"Abbiamo finanziato la società ed il settore giovanile. Inoltre, siamo orgogliosi di avere potuto coinvolgere tanti professionisti ravennati in questo progetto per la nostra città".

Ci sono traguardi che vi eravate prefissati, ma che sono stati difficili da avvicinare?

"L’obbiettivo era supportare e sviluppare il settore giovanile. Essere ripartiti da zero ed essere arrivati a oltre 200 tesserati è stato un grande traguardo. Se devo trovare un rammarico, ci sarebbe piaciuto riuscire ad avere un coinvolgimento ancora maggiore da parte della città per ampliare la base sociale".

Come giudica i programmi del nuovo management?

"Non dimentichiamo dove era il Ravenna 12 anni fa. Oggi possiamo essere orgogliosi di avere lasciato una società strutturata e solida ad un gruppo con delle potenzialità così importanti come quello di Ignazio Cipriani. Credo che questa crescita sia un merito da riconoscere all’Associazione ed a chi ha gestito la società in questi anni".

E l’approccio?

"L’approccio è quello di un gruppo importante, con obbiettivi ambiziosi. Non posso che giudicarlo nel migliore dei modi. Ogni tifoso dovrebbe essere molto contento di questo, poi sarà la storia a dirci se avevamo ragione".

C’è un consiglio che si sente di dare a chi ha appena preso in carico le sorti del club giallorosso?

"Tenere sempre presente il coinvolgimento della città. Il Ravenna, a prescindere, rimane un patrimonio della città. Coinvolgere la città di Ravenna non può che fare bene a questo progetto".

Lei e i membri dell’associazione continuerete a seguire il Ravenna?

"Ovviamente rimarremo tifosi. Io per primo sono tifoso giallorosso da quando avevo 6 anni. Da sempre ho seguito il Ravenna, e non smetterò certo adesso".

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