"Ho accettato la proposta del Ravenna perché mi piacciono queste sfide". Marco Marchionni, nuovo tecnico del Ravenna, si è presentato così, ieri mattina dopo la rifinitura al Benelli. Sì, perché oggi si gioca e, l’occasione per recuperare il terreno perduto, è rappresentata dal match casalingo contro il San Marino (al Benelli, fischio d’inizio alle 14.30, arbitro Marinoni di Lodi, prezzi 34, 22, 16 e 10 euro; diretta web in chiaro sul canale youtube del Ravenna Fc). La truppa giallorossa tornerà in campo anche mercoledì alle 18 per il recupero contro il Piacenza.
Marchionni non avrà troppo tempo per lavorare su questioni strutturali. E infatti, la concentrazione è stata posta sulle motivazioni: "So che ci sono delle difficoltà, altrimenti non sarei qui. Il gruppo è forte, ma i risultati negativi testimoniano che qualcosa non ha funzionato. Manca forse quella ‘magìa’ che ha portato al risultato della scorsa stagione. Il gruppo insomma deve prendere fiducia. Dal punto di vista tattico ho proposto solo pochi concetti. Si deve infatti ripartire dalle certezze. Ci attende una impresa ardua e difficile, ma sono proprio queste imprese ad essere le più stimolanti". Marchionni (senza Nappello squalificato) ha sdoganato un modulo che, nella fase di possesso palla, diventerà un 3-5-1-1. Centrocampo folto, ma fase offensiva molto partecipata, in grado di portare più uomini in zona gol. L’aspetto più complicato sarà trovare i giusti pertugi nel catenaccio che utilizzano molte squadre, soprattutto quelle della parte destra della classifica. La sintesi più efficace, il nuovo tecnico giallorosso l’ha data sul tema del ritmo: "Questa squadra dovrà cambiare ritmo. Giocando col ritmo giusto, alla lunga, le partite si vincono. E, aggiungo: se il Ravenna giocherà da Ravenna, avrà più possibilità di portare a casa i 3 punti". Alla presentazione di Marchionni è intervenuto anche il ds Davide Mandorlini: "A prescindere dai risultati, la squadra ha mostrato scarsa personalità. Ho visto giocatori spaesati e impauriti, anche a Imola, dove pure si è vinto. A quel punto, bisognava fare qualcosa. Tutti hanno colpe, io per primo. Tanto più che, Antonioli, l’ho voluto io. Abbiamo fatto un bagno di umiltà. La situazione è di difficoltà, ma il programma a lungo termine della società non cambia. L’obiettivo è raggiungere il massimo. Marchionni ha tutte le carte in regola per fare bene. In caso di raggiungimento dell’obiettivo, si meriterà la conferma. Il mercato? Sono ancora convinto del potenziale inespresso di questa rosa, ma tutti siamo in discussione".
La formazione (5-3-1-1): Fresia; Milan, Onofri, Esposito, Venturini, D’Orsi; Rossetti, Rrapaj, Lordkipanidze; Guida; Di Renzo.
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