
Ha rischiato grosso mister Marchionni, lasciando fuori il ‘ministro della difesa’ Esposito. Alla fine però ha avuto ragione lui, perché...
Ha rischiato grosso mister Marchionni, lasciando fuori il ‘ministro della difesa’ Esposito. Alla fine però ha avuto ragione lui, perché il Ravenna ha vinto e ha portato a casa i 3 punti, proiettando la squadra alla finale di Coppa Italia di mercoledì a Teramo col Guidonia ("Le finali non si giocano, si vincono"). In attesa ovviamente di quello che farà oggi il Forlì col Prato. La vetrina è tuttavia per i protagonisti, ovvero per Di Renzo, alla quinta rete nelle ultime 3 partite, e per Guida, sempre più leader e match winner. "Siamo partiti male – ha commentato Di Renzo – ma poi, nella ripresa, abbiamo giocato col cuore. Ho segnato 2 gol che sono serviti tantissimo, poi è arrivato quello di Guida per l’apoteosi. Una emozione così non la provavo da tanto tempo. Sul 1° gol, sapevo che D’Orsi la mette bene, dunque sono andato sicuro. Sul raddoppio, ho tirato subito, la palla è passata in mezzo alle gambe del difensore, il portiere l’ha vista all’ultimo. La finale di Teramo? Si prepara da sola. Ma, da qua alla fine della stagione, ci aspetta tanta adrenalina. Saranno 2 mesi a ‘manetta’, perché vogliamo vincerle tutte".
Anche Michele Guida, al 3° gol in campionato, ha fatto festa al 96’: "È stata una emozione davvero bella. Bella, ma soprattutto importante, perché ci proietta, almeno per una notte, al 1° posto in classifica. Vediamo cosa farà il Forlì col Prato. Ma, 28 risultati utili consecutivi, compresa la Coppa Italia, non li fai se non hai gli attributi. E, con la Zenith, abbiamo dimostrato per l’ennesima volta di averli. Cosa abbiamo pensato sullo 0-2? Nello spogliatoio, all’intervallo, la percezione di tutti era che potessimo rimontarla. Era stato infatti un 1° tempo bugiardo. Abbiamo sbagliato qualcosa. Una deviazione sul 1° gol ed un errore sul 2°, che non ci possiamo permettere, avevano determinato il passivo, ma le occasioni da rete le avevamo avute. Nella ripresa abbiamo corso e lottato, e con fortuna e bravura l’abbiamo ribaltata". Dopo la rete contro il Cjarling Muzane, al 94’, decisiva per l’accesso alla semifinale di Coppa, ecco un’altra ‘perla’ a tempo scaduto per l’attaccante partenopeo.
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