La vittoria di misura contro la Sammaurese, oltre ad innescare una polemica reazione a catena che ha coinvolto anche il Forlì per via di presunti favori arbitrali nei confronti del Ravenna, ha proposto una versione dei giallorossi – brutti ma concreti – che si era forse dimenticata. Aspettando il ‘lancio’ di Ilari sulla mediana dopo l’assaggio di domenica, mister Marchionni ha rispolverato D’Orsi per la fascia mancina, dopo la vittoria casalinga col Progresso. In questo modo, capitan Rrapaj ha potuto rifiatare: "È stato un successo molto importante – ha commentato lo stesso D’Orsi – perché non si può vincere sempre 3-0, come successo la domenica precedente a Prato. Inoltre, non abbiamo subìto gol e abbiamo mantenuto la porta inviolata. Anche l’1-0 vale 3 punti. È significativo aver portato a casa la vittoria, pur non avendo fornito una prestazione sopra le righe. L’importante era dare continuità alla striscia positiva, e lo abbiamo fatto".
L’avvento di mister Marchionni sta nei numeri: 11 vittorie e un pareggio. "Il mister – ha proseguito D’Orsi – ci ha aiutato fin dall’inizio. Appena è arrivato, ha cambiato la mentalità. Ci ha risollevato un po’ e ci ha reso più consapevoli della nostra forza. Siamo stati bravi anche noi a seguirlo. D’altronde, Marchionni è un tecnico che pretende tanto da sé stesso e da noi. I risultati stanno arrivando, quindi, tutto il resto, viene anche più facile da affrontare. Il Ravenna non nasconde le ambizioni? Sì, ma io ero abituato perché, già 2 anni fa, con una proprietà diversa, arrivammo al 2° posto, conquistando tantissimi punti. La rosa è composta da giocatori pronti per raggiungere l’obiettivo e per festeggiare".
Per D’Orsi è una questione di ruolo: "Nella mia precedente esperienza al Ravenna arrivai come mezzala, giocando una dozzina di partite in quella posizione. Poi, mister Dossena mi cambiò ruolo, spostandomi esterno sulla fascia sinistra. L’anno scorso, nella prima parte della stagione a Carpi, ero tornato a fare la mezzala; poi, nella seconda parte a Renate, sono tornato a fare l’esterno. Marchionni conosce questa mia attitudine, ma credo che, al momento, mi veda come esterno".
In attesa della trasferta di domenica al ‘Leporaia’ di Ponte a Egola per affrontare l’insidiosissimo Tuttocuoio, reduce da 3 vittorie e 3 pareggi, D’Orsi ha affrontato anche il tema del terreno di gioco del Benelli: "Nella fascia prospicente le panchine, il terreno è più deteriorato. Questa del campo resta l’unica pecca del Ravenna, ma non deve essere un alibi. Giocando in casa, dobbiamo sfruttare l’abitudine a questa situazione. La società però ha effettuato un intervento straordinario di manutenzione e speriamo che la situazione si normalizzi".
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