REDAZIONE RAVENNA

Consar-Prata, duello per il primato. La carta Zlatanov per la sfida ad alta quota

Alle 20 il Pala de André ospiterà lo scontro diretto tra due delle tre capolista (la terza è Brescia). All’andata vinse Ravenna in rimonta

Manuel Zlatanov, classe 2008

Manuel Zlatanov, classe 2008

Si alza il livello della contesa, e la regular season della Consar entra nel vivo. La sfida di stasera al Pala de André contro Prata di Pordenone è l’anticipo della quarta di ritorno (fischio d’inizio alle 20; arbitri Marconi e Scotti; diretta in chiaro su volleyballworld.com) e mette di fronte due delle tre squadre che condividono la prima posizione della classifica del campionato di A2. Al termine della stagione regolare mancano 10 turni. Ravenna e Prata sono appaiate a quota 36, in condominio con Brescia. Con 13 vittorie e 3 sconfitte i giallorossi vantano il miglior ruolino di marcia di tutte le rivali. Il sestetto di coach Valentini è reduce da 7 vittorie consecutive. L’ultimo ko è quello incassato a Pineto (3-0) lo scorso 24 novembre, alla nona di andata. Dopodiché, per strada, sono stati lasciati solo 2 punti, a Catania contro Acicastello e a Fano, in due gare tiratissime e ricche di colpi di scena. Il ruolino di Prata è leggermente inferiore (12 vittorie e 4 sconfitte), ma è sovrapponibile a quello dei giallorossi. Si preannuncia dunque una sfida equilibratissima, intensa e senza esclusione di colpi, come del resto lo sono state le 10 fin qui disputate nelle ultime 3 stagioni (bilancio 7-3 per i ravennati). In particolare, quella più recente, è il match di andata, che la Consar vinse in trasferta 3-2 in rimonta da 1-2, con un tiebreak interminabile, deciso sul filo di lana 18-16. In quella partita, la Consar mise a segno 17 muri. Lo scorso anno, la sfida contro i friulani mandò in archivio ben 7 episodi, fra regular season (bilancio in parità con vittorie al tiebreak per le squadre di casa), playoff (2-1 per i giallorossi, che si guadagnarono la semifinale con Grottazzolina) e Coppa Italia (2-0 per la Consar).

Coach Valentini ha ormai sdoganato il sestetto con Zlatanov titolare alla mano, al posto di Feri. La ‘versione’ è tuttavia molto elastica, anche perché il sedicenne figlio d’arte ha la mano pesante in attacco, ma paga qualcosa in ricezione, dove viene preso di mira dal servizio avversario. Ecco perché il cambio di Feri per il ‘giro dietro’ è ormai diventato sistematico. Prata, dal canto proprio, per il ‘dopo Boninfante’, ha scelto un ‘usato sicuro’, ovvero coach Mario Di Pietro (2 scudetti, 3 Coppe Italia, una Coppa Campioni, una Coppa Cev e una Supercoppa italiana con Bergamo femminile fra il 96’ e il 2002), ma grande conoscitore anche del volley maschile. Il tecnico patavino gioca abitualmente con Alberini al palleggio, schierato in diagonale all’opposto mancino Gamba; Terpin e il polacco Ernastowicz (4 scudetti in patria con la maglia dello Jastrzebski Wegiel) sono gli schiacciatori di banda; Katalan e Scopelliti (ma domenica scorsa ha giocato Agrusti) i centrali; Benedicenti il libero.

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