Prosegue l’avventura americana di Marco Bonitta. Dopo alcuni mesi di preparazione, il 10 gennaio è cominciato il campionato professionistico LOVB. Il tecnico ravennate, in questi mesi, ha curato a distanza anche la gestione sportiva del Porto Robur Costa, ma la lontananza fisica e l’ovvio focus sull’esperienza americana hanno indotto le parti ad interrompere la collaborazione. La società ufficializzerà la notizia a breve, quando la ricerca, già avviata, di un sostituto, sarà giunta a conclusione. "Rimango un super tifoso e seguo con pathos le partite di una squadra che ho contribuito a costruire e alla quale mi sento legato – afferma Bonitta – penso che il nostro più grande acquisto sia stato quello del tecnico Valentini, di cui conoscevo bene le capacità e la motivazione. La squadra ha giocato molto bene le ultime partite ed è meritatamente in testa insieme a Brescia, anche se i playoff potranno riportare in gioco formazioni molto ambiziose come Cuneo, Siena e AciCastello".
Torniamo in America: sei le squadre al via, con rigorosi criteri di equilibrio, cari allo sport in quel Paese, affinché nessuna delle franchigie prenda una posizione troppo egemone e tolga interesse alla competizione. Un modo per dare, alle atlete in uscita dai college, uno sbocco di gioco in patria, anziché, come avvenuto finora, dover raggiungere leghe italiane (ancora la più ambita) o turche o dell’estremo Oriente. Qualche “americanata“ non poteva mancare, come il libero che può cambiare maglia e giocare anche davanti, otto cambi per set e un punto-jolly che vale doppio. Atlanta (Georgia), Houston e Austin (Texas), Madison (Wisconsin), Omaha (Nebraska) e Salt Lake (Colorado) sono le sei città di una scelta che, per ora, esclude le super-metropoli. A dirigere Austin è stato chiamato proprio Bonitta, che si avvale della vice Stacy Sykora, ex atleta che lui stesso allenò alla Teodora nella sua prima esperienza italiana. "Mi trovo bene – sono le parole del 61enne coach ravennate – Austin è una bella città con molti angoli interessanti e con temperature sempre calde anche in inverno. È stato complicato trovare la macchina e la casa, che non vengono fornite dalla squadra, come accade da noi e che si ottengono solo producendo molti documenti e autorizzazioni. Ma adesso ci siamo infilati. E sto migliorando nella conoscenza della lingua americana per avere un rapporto più efficace e profondo con la squadra". "Tecnicamente – prosegue Bonitta – qui strutturano il lavoro su un solo allenamento quotidiano molto lungo, con la parte fisica alla fine. Il campionato è finalizzato alla promozione del gioco. Si compete per vincere, ma quello che qui sta più a cuore è l’equilibrio e lo sviluppo del progetto nel suo complesso".
Prezioso il ruolo di Sykora: "Stacy mi dà una grossa mano anche per la cura che, soprattutto negli ultimi anni, si deve mettere nel rapporto con le giocatrici, su cui c’è una particolare attenzione. Ha un gran ricordo di Ravenna e della squadra che ho allenato: arrivammo in semifinale con Costagrande, Zambelli, Bozhenova, Bown e una giovanissima Lobianco".
Marco Ortolani
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