
Astro nascente del tennis ravennate, Bondioli brilla agli Australian open
Sono passati più di trent’anni da quando un ravennate è salito sul tetto del mondo tra gli Juniores, impugnando una racchetta. Era il favoloso 1990 di Andrea Gaudenzi – oggi presidente dell’associazione tennisti professionisti – che vinse Roland Garros e Us Open Junior prima di arrampicarsi al numero 18 della classifica mondiale. Oggi c’è un altro ravennate purosangue – Gaudenzi è nato a Faenza – che si sta facendo strada nel tennis: il 17enne Federico Bondioli (18 anni il 16 maggio) appena approdato alle semifinali nel doppio Juniores agli Australian Open, la prima prova del grande slam. Appena tornato dall’Australia, però, non si è seduto sugli allori è dopo due giorni di riposo a Ravenna è tornato subito ad allenarsi, come di consueto con la doppia seduta, mattutina e pomeridiana, allo Sporting Club Sassuolo, dove è seguito dal coach Francesco De Laurentiis e dal preparatore atletico Stefano Ramponi, osservato speciale dalla Fitp, la Federazione Italiana Tennis e Padel.
"Sono stato a Ravenna sino alla fine della seconda media – ricorda lo stesso Federico Bondioli, struttura e testa da vero atleta – poi mi sono trasferito a Sassuolo per lavorare in questo circolo, in accordo con la Federazione. Quest’anno ho svolto la preparazione invernale due settimane a Sassuolo e due nel centro federale di Tirrenia. Dopo questa prima esperienza a Sassuolo, nella quale sono stato accompagnato dai nonni, mi sono trasferito a Bordighera, per lavorare con Riccardo Piatti: sono rimasto lì sino al dicembre del ’21 quando ho deciso di tornare nuovamente a Sassuolo con De Laurentis".
Palla e racchetta non potevano non essere nel suo Dna, visto che il padre Gianluca è stato un buon giocatore di beach tennis: "Ho iniziato a giocare a 4 anni – ricorda con un sorriso il giovane mancino ravennate – provando sui campi del Foro Italico mentre mio padre era impegnato negli Assoluti di beach tennis. Mi è piaciuto molto e ho sempre giocato praticamente solo a tennis: fino ai 12 anni sono stato al Ct Zavaglia a Ravenna, dove torno quando posso anche se ora sono più spesso mio padre e mia madre Maria Adele, che mi hanno sempre sostenuto e seguito, a raggiungermi".
In Australia, Bondioli, oggi numero 46 del mondo tra gli Juniores e 1.013 Atp, non è stato particolarmente fortunato nel sorteggio in singolare, sconfitto al primo turno dal belga Alexander Blockx, poi vincitore del torneo e oggi numero 3 al mondo tra i giovani. In doppio invece, il ravennate, con lo sloveno Matic Kriznik, è entrato tra le prime quattro coppie, perdendo in semifinale 6-3, 6-3 dai vincitori, gli statunitensi Tien e Williams. "L’inverno scorso ho giocato il campionato di serie A1 col Sassuolo – conclude Bondioli, nato sulla terra ma oggi bravo anche sul cemento – vincendo 5 match con giocatori di livello, tra i quali Pablo Andujar, 152 al mondo. Dal 12 febbraio sarò al Cairo per un torneo junior di grado 1 e l’obiettivo di quest’anno sarà partecipare ai tornei dello Slam, facendo bene anche in singolo. Poi sarà la volta degli Itf Future, sperando di far bene per poi arrivare ai tornei challenger".
Ugo Bentivogli