
Abdel Zagre, classe 2004 del Burkina Faso, ha segnato un gol pesantissimo nella finale di Coppa Italia, vinta dal Ravenna (foto Zani)
Arrivato a gennaio per rinforzare l’attacco giallorosso, Abdel Zagre – classe 2004 del Burkina Faso – si è guadagnato subito la fiducia di mister Marchionni, che lo ha schierato 7 volte da titolare in campionato (ma non a Forlì), chiamandolo in causa per la finale di Coppa Italia contro il Guidonia, dove ha ripagato con un gol pesantissimo.
Zagre, è soddisfatto dello spazio avuto?
"Naturalmente sono contento dello spazio ottenuto fin qui e del contesto in cui mi trovo. Ma non mi accontento, perché penso di avere ancora molto da dimostrare per quanto riguarda le mie prestazioni".
Un gol in campionato, ma, soprattutto, uno (importantissimo) nella finale di Coppa Italia, peraltro il 1° con la maglia giallorossa. Qual è stata l’emozione e di quella rete segnata a Teramo?
"Ho provato una grande emozione. Ero felice e sollevato di aver potuto segnare con la maglia giallorossa un gol significativo e decisivo per il risultato. Volevo aiutare la squadra a vincere la Coppa Italia e portarla in trionfo di fronte ai nostri tifosi. Questo era il nostro obiettivo di squadra e ci siamo riusciti".
Dopo le esperienze nei campionati professionistici di Svizzera e Turchia, come giudica il campionato dilettantistico italiano. Ci sono differenze o analogie?
"Pur se classificato come ‘dilettantistico’, il campionato italiano di serie D è di buon livello e propone squadre molto forti. È comunque diverso da qualsiasi altro campionato a cui ho partecipato".
Il ko col Forlì si sta rivelando decisivo per la corsa al 1° posto. Si poteva fare qualcosa di più o di diverso in quel match?
"Sì, penso che avremmo potuto fare qualcosa di più, ma è inutile guardarsi indietro. Ora infatti è tutto alle spalle e, la cosa migliore da fare, è pensare al prossimo obiettivo. Del resto, dopo ogni sconfitta, bisogna essere abili a trarne le conseguenze".
Cosa serve ora al Ravenna per chiudere la stagione nel miglior modo possibile?
"Non ci sono alternative. Il modo migliore per concludere la stagione è quello di vincere tutte le partite rimanenti, dunque aggiudicarsi i playoff".
Credete ancora alla promozione fra i professionisti o è solo un sogno?
"Sì, ci crediamo, siamo positivi! Questo approccio ci ha sempre contraddistinto. Ma, adesso, tocca a noi concludere bene questa stagione".
Roberto Romin
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