REDAZIONE RAVENNA

A Prato per vendicare l’8 settembre. Il Ravenna vuole ripartire alla grande

All’andata un doloroso ko casalingo, ma oggi la musica è cambiata. I toscani sono ottavi, i giallorossi lanciatissimi

L’assalto infruttuoso alla porta del Prato nella gara di andata persa 2-1 (Zani)

L’assalto infruttuoso alla porta del Prato nella gara di andata persa 2-1 (Zani)

Da ‘vendicare’ c’è il doloroso ko dell’andata al Benelli. Ma c’è anche da inaugurare al meglio la seconda parte della stagione. Il Ravenna scende infatti domani a Prato per iniziare il girone di ritorno e lo fa, ricordando la sconfitta incassata lo scorso 8 settembre. Quel giorno, il gol di Lo Bosco su assist di D’Orsi poco dopo la mezzora, riuscì solo a pareggiare il vantaggio ospite di Marino, ma non a evitare il ko, che arrivò in zona Cesarini sul colpo di testa di Giusti, abile a sfruttare l’uscita poco ortodossa di Fresia.

Un avvio di stagione più complicato, il Ravenna non poteva prevederlo. Oggi, dopo che i giallorossi finirono anche a -11 dalla vetta, le cose sono mutate radicalmente, soprattutto grazie al cambio di manico, da Antonioli a Marchionni. Le 10 partite col nuovo allenatore (9 vittorie e un pareggio col Tau Altopascio, oltre alle 3 vittorie di Coppa Italia) hanno riportato sereno, consapevolezza ed entusiasmo.

Col Prato si alza l’asticella. Ed è normale che sia così, visto che, storicamente, il girone di ritorno e, soprattutto, la ‘prima’ dopo la sosta, fanno storia a sé. Il Ravenna ha chiuso la porta, diventando la miglior difesa del girone D con 11 reti al passivo. Ma, su questo piano, anche il Prato non scherza, in particolare fra le mura amiche.

I lanieri – ottavi in classifica a quota 22, a -9 dalla zona playoff e a +4 sulla zona playout – si trasformano quando giocano al Lungobisenzio, dove infatti vantano un ruolino di 3 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta, ma in particolare dove detengono il primato di difesa casalinga meno perforata del girone, con appena 4 reti al passivo. Primato condiviso con la capolista Forlì. Dal campo, dopo l’allenamento di ieri, non ci sono novità. Per la sfida di domani, mister Marchionni tornerà ad avere a disposizione diversi dei titolari rimasti al palo nell’ultimo vittorioso match del 2024 contro il Progresso.

Rrapaj, Lo Bosco e Nappello sono rientrati col gruppo. Anche Rossetti e Milan, sono disponibili dopo il turno di squalifica. Gli unici forfait sono quelli di Mereghetti e Mauthe, che sono recuperati, ma che devono riprendere il ritmo.

Sul fronte del mercato, dopo la conferma che l’attaccante Abdel Zagré verrà tesserato in questa sessione di contrattazioni ed andrà dunque a rinforzare il reparto avanzato giallorosso, la giornata di ieri ha fatto registrare un piccolissimo passo in avanti per la trattativa che interessa la mezzala Carlo Ilari. Il Lecco ha infatti ufficializzato il tesseramento del centrocampista centrale Marino dal Trapani, coprendo l’eventuale ‘buco’ che la partenza di Ilari – uno dei ‘pretoriani’ dell’ex mister giallorosso Foschi nella promozione in B di due stagioni fa, oggi però sotto rendimento – andrebbe generare.

Il ds Mandorlini ha confermato che il giocatore (13 stagioni di fila in C, con 370 presenze) resta una delle prime scelte per rinforzare la squadra e che esiste una trattativa: "Stiamo effettivamente parlando con Ilari, anche se il Lecco non lo abbiamo ancora direttamente interpellato".

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