Ravenna, 4 ottobre 2021 - A Ravenna: il sindaco uscente Michele de Pascale vince al primo turno con 39.030 voti (59,47%). Dietro di lui c'è Filippo Donati a 14.742 voti (22,46%). Seguono, più staccati Alvaro Ancisi a 3.300 voti (5,03%), Veronica Verlicchi a 2.536 (3,86%), Alberto Ancarani a 2.167 (3,3%) ed Emanuele Panizza a 1.897 (2,89%). Affluenza definitiva al 54,08.
"Siamo stati travolti da una carica di affetto straordinaria, da una grande energia", sono le prime parole di De Pascale che si riconferma sindaco a Ravenna. E non nasconde la sua soddisfazione. "C'è grande emozione quando si arriva a questi numeri con 11 candidati, sono onoratissimo" per quello che è "un attestato di stima e approvazione per le nostre proposte e per il lavoro fatto". Da qui anche "un grande senso di responsabilità". Certo, aggiunge, "eravamo pronti al ballottaggio, ma ci speravamo di chiuderla al primo turno, anche se non con questo distacco". Da domani, conclude, insediamento e lavoro sulla nuova squadra per garantire "grande partecipazione".
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La sfida di Ravenna
Nella città bizantina, c'è un vero e proprio record: la partita si è giocata tra 11 candidati a sindaco sostenuti da 30 liste. A sfidare il primo cittadino uscente e ricandidato Michele De Pascale, sostenuto da un centrosinistra ampio che include il Movimento 5 Stelle, c'erano Filippo Donati, sorretto da Lega, Fratelli d'Italia e liste minori; Alberto Ancarani spinto da Forza Italia e una lista civica; Veronica Verlicchi per Italexit e civiche; Emanuela Panizza per il Movimento 3V; Matteo Rossini di Riconquistare l'Italia; Alvaro Ancisi, decano 81enne del consiglio comunale sostenuto da Popolo della Famiglia e altri; Alessandro Bongarzone dei Comunisti Uniti; Gianfranco Santini di Potere al Popolo; Mauro Bertolino della lista Alleanza di Centro; Lorenzo Ferri, 19 anni, per il Partito Comunista.