MARIA VITTORIA VENTURELLI
Economia

Boom di partenze di Bmw dal porto: “Diecimila nel 2023”

I manager della società di logistica Ars Altmann e Asia: “Puntiamo moltissimo sullo scalo ravennate, il prossimo anno raddoppieranno”. Le auto del marchio tedesco vengono imbarcate verso il Medio Oriente. “Presto altre aree a disposizione”

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Le Bmw arrivano a Ravenna via treno, per poi essere destinate altrove. Il mercato è in espansione

Ravenna, 16 ottobre 2024 – “Nel 2023 sono partite dal porto di Ravenna 10mila auto del brand Bmw, che arrivano dal mercato tedesco via treno. Quest’anno ne prevediamo 18mila e puntiamo a raddoppiarle nel 2025, quando saranno disponibili nuove aree e potremo sviluppare anche l’importazione”. Questo l’impegno preso da Maximilian Altmann e Massimo Ringoli, amministratori delegati delle società di logistica Ars Altmann e Asia, che annunciano anche l’aggiunta di 2mila vagoni ferroviari ai 3.500 già in dotazione “perché puntiamo moltissimo sullo scalo ravennate, questa non è una promessa, è un fatto”.

L’occasione è stata l’incontro organizzato dal Propeller Club, con il presidente, Simone Bassi, che ha evidenziato come in questa fase di difficoltà nella movimentazione di merci, la novità dei traffici sia proprio questa: l’imbarco verso il Medio Oriente di vetture tedesche di grande qualità grazie alla collaborazione tra il Gruppo Sapir e Altman nella società Asia, che si serve dei piazzali del Terminal Container affacciati sulle banchine. Nello scalo tra il 2015 e il 2022 si sono registrati solo arrivi di veicoli nuovi, come emerge dallo studio dell’Istituto sui Trasporti e la logistica diretto da Andrea Bardi. E sono stati flussi costantemente in calo. La loro ripresa nel 2023 è da attribuire principalmente al traffico in partenza del brand di lusso tedesco acquisito proprio in quell’anno. “Siamo un’azienda familiare fondata nel 1975 da mio padre – spiega Maximilian Altmann – e fatturiamo circa 700 milioni di euro a livello europeo. Siamo proprietari di 850 camion, di circa 3.500 vagoni ferroviari, in un mercato europeo di 15mila, e ogni anno trasportiamo 3 milioni di veicoli”.

La proprietà degli asset e una strategia definita sono gli elementi chiave del successo del gruppo, che ha individuato l’espansione nei porti come l’elemento mancante nella rete dell’azienda. Da qui la ricerca di spazi negli scali italiani. “Dal 2021 tutte le nostre aree logistiche – spiega Riccardo Sabadini, presidente di Sapir – sono utilizzabili e la trattativa si è chiusa con questo operatore logistico tedesco, uno dei maggiori europei. L’idea è semplicissima e sembra avere successo. Dal centro Europa verso Est, la via di comunicazione più breve è il Brennero per arrivare poi in uno dei porti dell’Alto Adriatico”. Ma quello che ha fatto la differenza per Altman è stata la possibilità di costituire la società Asia e avere un terminal portuale emanazione di chi, come il suo Gruppo, si occupa del trasporto via terra. Il porto di Ravenna si è dimostrato una scelta vincente grazie alla collaborazione con l’Autorità portuale, il Comune e la Compagnia Portuale. Le sfide comunque restano. La crisi del Mar Rosso costringe le navi a circumnavigare l’Africa e preoccupa il crollo della produzione di automobili in Italia, che per il 2024 si prevede sia di 300mila veicoli, il dato più basso dal 1956.