Ravenna, 30 novembre 2024 – Se il mercato rallenta in città, nelle zone alluvionate è proprio crollato. “Difficile dire di quanto siano calati i prezzi per la semplice ragione – spiega Pierluigi Fabbri, presidente Fimaa Confcommercio Ravenna – che di contratti non se ne fanno. La gente non considera più l’ipotesi di comperare in aree che sono state pesantemente alluvionate, specie in campagna e nel forese o dove si sono materialmente rotti gli argini”.
In questo senso vanno meglio le cose a Fornace Zarattini, con prezzi stabili anche se le compravendite sono poche.
Tengono nel Faentino, anche grazie alle opere di protezione in programma così come nel Lughese; vanno decisamente peggio nell’area di Traversara, a Cotignola e a Conselice dove servirà qualche anno per tornare a trovare persone interessate ad abitare e ad investire in quelle zone.
“Certo – spiega Fabbri – il problema è se ci si trova nella condizione di dover vendere per un trasferimento. I tempi adesso rischiano di allungarsi di molto in un mercato che è diventato inesistente”.
Nelle città alluvionate come Faenza o Lugo non tutta l’area è andata sott’acqua e nelle zone rimaste indenni il mercato tiene, mentre in quelle allagate si riscontrano maggiori difficoltà e tempi lunghi di contrattazione.
Questo nel contesto di un maggiore interesse per immobili di qualità superiore e in aree ben servite, cosa che non sempre accade nelle zone del forese.
g.c.