Ravenna, 7 gennaio 2023 – Dai 7 ai 9 euro in più a ogni pieno. Succede in Italia. Succede in Emilia Romagna. Succede a Ravenna. Le vie d’uscita non ci sono. Chi è costretto a utilizzare autovetture a benzina o a gasolio – secondo le stime degli analisti e delle associazioni dei consumatori – dovrà mettere in conto un aumento dai 166 ai 172 euro all’anno, rispetto al prezzo medio di dicembre. Se poi si considera lo stop complessivo al taglio delle accise da 30,5 centesimi avvenuto a marzo, la maggiore spesa annua, indipendente dal futuro andamento dei listini dei carburanti, raggiunge anche 366 euro annui.
Contro il caro benzina tutti in fila a San Marino
Dal primo gennaio si è tornati allo ‘status quo’, perché il governo ha scelto di non confermare il taglio delle accise per questioni di budget (da marzo a dicembre ci sono voluti circa 7 miliardi). Come noto, infatti, la riduzione delle accise sui carburanti è stata introdotta per la prima volta lo scorso marzo. Il governo Draghi aveva ridotto le accise sulla benzina da 73 a 48 centesimi al litro; quelle sul gasolio, da 62 a 37 centesimi; e quelle sul Gpl da 27 a 18 centesimi al chilo. Il tutto, per un mese, dal 22 marzo al 21 aprile. La misura è stata poi confermata fino al 18 novembre.
Il governo Meloni aveva quindi prorogato la misura fino al 31 dicembre, salvo ridurre lo sconto, per dicembre, da 25 a 15 centesimi al litro su benzina e gasolio; e da 9 a 5 centesimi al chilo sul Gpl. Tutte misure che, anche nella nostra provincia, avevano permesso agli automobilisti di ‘respirare’, affrontando le festività con un mezzo pensiero in meno.
Da Capodanno però, i prezzi dei carburanti sono tornati alle stelle. Solitamente, attribuiamo le cause dell’aumento dei prezzi della benzina e del gasolio alla guerra in Ucraina. Tuttavia, il costo del carburante era aumentato già prima del 24 febbraio 2022. A determinarlo infatti era stato l’aumento del prezzo del Brent, il petrolio estratto nel Mare del Nord.
Nel nostro capoluogo, è ora abbastanza difficile trovare la benzina sotto 1,80 euro al litro in modalità self. E comincia a diventare vicinissima la soglia di 1,90 euro al litro per il diesel. Il servito invece, in qualche caso ha già valicato la soglia psicologica dei 2 euro (senza considerare le stazioni di servizio autostradali dove siamo già oltre i 2,10-2,20 al litro), anche se, il prezzo medio praticato in Italia secondo i dati del Ministero dello sviluppo economico, è di 1,949 euro.
Sul nostro territorio, benché non ci sia una regola fissa, siamo tornati a cifre vicine a quelle di metà marzo 2022, subito prima del decreto ‘taglia accise’. In quel periodo tuttavia, la benzina costava di più rispetto a oggi, mentre il diesel, in qualche sporadico caso, meno.
r. r.