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Cultura e spettacoli

Il superfan di Laura Pausini: “La seguo in Italia e all’estero, un’emozione salire sul palco con lei”

Il 23enne forlivese Massimiliano Zuppone da quando era bambino segue la cantautrice. “A Pesaro mi ha chiamato a cantare ed è stato incredibile”

Massimiliano Zuppone sul palco con Laura Pausini a Pesaro

Massimiliano Zuppone sul palco con Laura Pausini a Pesaro

Solarolo (Ravenna), 16 dicembre 2024 – Non si è ancora chiuso in una valigia per seguire la sua beniamina di nascosto, come ha fatto una fan in Brasile, secondo un curioso aneddoto che la stessa Laura Pausini ha riferito, ma il 23enne forlivese Massimiliano Zuppone può certamente dirsi uno dei fan più accaniti dell’artista di Solarolo: va ai suoi concerti da quando era bambino e, nel corso del tempo, ha collezionato migliaia di cimeli che la riguardano, fino a “dedicarle” addirittura un’intera stanza (quella che, un tempo, era la sua camera da letto). E ora è perfino salito sul palco a cantare con lei.

Massimiliano Zuppone con Laura Pausini
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Zuppone, quali memorabilia ha accumulato?

“Di tutto: dalle coperte ai cuscini che la raffigurano, dalle tazze alle t-shirt, fino ai coriandoli lanciati dal palco durante i concerti. Gli oggetti sono diventati così tanti da riempire completamente la mia ex camera da letto, che si è trasformata in uno spazio dedicato a lei”.

Quando è nata la sua passione per Laura Pausini?

“Ero in quinta elementare: ai concerti mi accompagnavano i miei genitori, che hanno assecondato la mia passione finché non ho compiuto 18 anni. Poi mi sono sempre mosso da solo, o con altri fan romagnoli: faccio parte di quello ‘zoccolo duro’ (15 -20 persone) che la segue ovunque”.

Ovunque?

“Oltre alle date dei tour, in Italia e all’estero, cerchiamo di essere presenti quando è ospite di trasmissioni tv e in radio, o se deve ritirare dei premi. Sono occasioni di incontro piacevoli anche per noi fan, ci conosciamo tutti”.

Ha mai avuto modo di scambiare qualche parola con lei?

“Sì, tra l’altro in una delle sue ultime date in zona, a Pesaro il 23 novembre scorso, ho avuto la grande fortuna di essere scelto per salire sul palco e cantare con lei per qualche minuto”.

Che emozione è stata?

“Incredibile. L’unico rimpianto è non essermi goduto la parte successiva del concerto: non riuscivo più a riprendermi da quella scarica di adrenalina (ride, ndr)”.

Di cosa si occupa? Come riesce a conciliare gli impegni lavorativi con la sua passione?

“Studio Beni culturali a Ravenna e dirigo una società di pallavolo, che ho fondato assieme ad alcuni amici quando avevo 18 anni. Per ora non mi pesa seguire Laura: solo le date all’estero sono più impegnative; quest’anno sono riuscito ad assistere solo alla data di Madrid, a febbraio”.

Uno dei concerti organizzati per celebrare i trent’anni di carriera. È vero che il suo rapporto coi fan non è mai cambiato in questi anni?

“Sì, è veramente così. Tanti fan le raccontano le loro storie e lei li ascolta sempre, al punto che, da stralci di queste confidenze, sono nate alcune sue canzoni. Di molti di loro ricorda i nomi, sa di cosa si occupano o che lavoro fanno. Vuole un aneddoto?”. Dica.

“Una delle sue fan storiche è una parrucchiera. Quando Laura è in tour nella sua città, chiede sempre a lei di sistemarle i capelli prima di andare sul palco. È un appuntamento fisso, che si rinnova dagli albori della sua carriera”.

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