"Non servirà più lasciare la Romagna per curare la leucemia ed effettuare il trapianto di cellule staminali da midollo osseo". È soddisfatto Alfonso Zaccaria, che ha trascorso 20 anni presso l’Istituto di Ematologia Seràgnoli di Bologna e 20 come Primario di Ematologia presso l’Ospedale di Ravenna e ora è presidente di Ail Ravenna (Associazione Italiana contro le Leucemie) e sta tirando le fila del nuovo Centro che avrà un costo vicino ai 5 milioni che comprendono anche la nuova casa Ail che ospiterà i pazienti trapiantati per tenerli vicino al day hospital.
Dottor Zaccaria, che impatto avrà il nuovo centro ravennate?
"In tutta la Romagna ci sono purtroppo 30-40 pazienti all’anno costretti a sottoporsi a trapianto di cellule staminali da midollo osseo. Ultimamente, molti erano costretti ad andare a Milano o Ancona e sostenere una degenza complicata lontano da casa di un mese oltre al day hospital, un disagio enorme anche per i parenti che li assistono e sono costretti ad un trasferimento lungo".
Si accorceranno i tempi di attesa per le cure?
"Questa struttura alleggerirà considerevolmente le liste di attesa perché a volte per un paziente è necessario oggi attendere anche sei-otto mesi in condizioni di grande sofferenza fisica e psicologica".
Che cosa succede con il trapianto?
"Il problema biologico di questi trapianti è unico perché assieme alle cellule viene trapiantato il sistema immunitario destinato a proteggerle: questo significa sostituire il sistema immunitario progressivamente, esponendo il paziente ad una delicatissima fase. In questo il reparto di Ematologia funziona come volano coinvolgendo tutte le migliori specialità e professionalità nella prevenzione e l’eventuale cura di complicanze".
Che peso ha l’intervento della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna?
"La Fondazione è stata determinante in questi anni per l’Ematologia a Ravenna perché con le sue elargizioni ha consentito di volta in volta di anticipare le necessità dell’Ematologia. La Fondazione ci è sempre stata molto vicina, fino a quest’ultimo intervento che consentirà l’acquisto di arredi e strumentazioni per il futuro Centro trapianti allogenici da midollo osseo di Ravenna. Ma dobbiamo dire un grande grazie anche al lascito testamentario di 5 milioni dell’ingegner Walter Ottone Ghinassi che è stato seguito da Ail e questa è stata la sua grande riconoscenza. Ora dobbiamo correre e finire i lavori entro ottobre 2025 per un reparto che ci consentirà di applicare anche terapie innovative per le malattie del sangue diverse dalla leucemia".
g.c.