REDAZIONE RAVENNA

Wurstel con i chiodi sul prato: due fratelli davanti al giudice

Per l’accusa avevano organizzato quella messinscena per calunniare a Faenza una vicina. Con la donna avevano avuto diversi screzi legati a bolletta dell’acqua, ai cani e al contatore

Un pezzo di wurstel con all’interno un’esca era stato messo nel parco di un condominio di Faenza ma non dalla famiglia di origine straniera finita nel mirino di due fratelli, ora a processo

Un pezzo di wurstel con all’interno un’esca era stato messo nel parco di un condominio di Faenza ma non dalla famiglia di origine straniera finita nel mirino di due fratelli, ora a processo

Faenza, 13 dicembre 2024 – C’erano per davvero due würstel infarciti di chiodi a ridosso dell’erba fitta di quel parco di un condominio di Faenza frequentato da bimbi e cani. Ma non ce lo aveva messo la famiglia di origine straniera che era stata pure indicata sui social. Nei guai ci sono anzi finiti i due fratelli di 43 e 45 anni che a più riprese avevano avuto frizioni con quei vicini finendo con l’ordire, secondo l’accusa, un piano per incastrarli: i micidiali würstel infarciti appunto. Per entrambi, difesi dagli avvocati Eleonora Sgrò e Giulia Greco, ieri mattina è stata la volta dell’udienza preliminare davanti al gup Corrado Schiaretti e al pm Stefano Stargiotti. E se la donna era già accusata di calunnia, per l’uomo il pm ha chiesto una modifica del capo d’imputazione per inserire il concorso in calunnia. In quello originale, per entrambi figura in concorso il getto pericoloso di cose: i würstel chiodati appunto in una data prossima la 15 maggio 2022. Giusto tre giorni prima l’imputata era andata a fare denuncia alla polizia locale contro la vicina di casa, ora parte civile con l’avvocato Laerte Cenni, pur sapendola innocente.

Secondo quanto lamentato nella costituzione di parte civile, l’equilibro in quello stabile manfredo si era alterato con l’arrivo dei due fratelli. In particolare sembra che i primi malumori si fossero affacciati per il pagamento della quota bolletta per l’acqua tanto che la donna ora parte civile si era pure rivolta all’Asp della Romagna Faentina per lamentare la situazione. La problematica economica era allora stata risolta anche con l’aiuto dei servi sociali. Ma le tensioni erano rimaste: la 45enne avrebbe pure affrontato la vicina con insulti razzisti. Nuove frizioni si erano affacciate anche in occasione di un piccolo problema con la chiave del contatore: altre frasi a sfondo razziale, sempre secondo la parte civile. Condite da comportamenti ritenuti non consoni come l’acqua sporca della pulizia del balcone spazzata di sotto, sullo stendino dei panni. Ai rapporti già compromessi, si erano aggiunte le tensioni legate ai cani dei due fratelli: ovvero agli escrementi presumibilmente lasciati sul prato.

Ed eccoci arrivati al capitolo bocconi con i chiodi: un’accusa lanciata pure su un gruppo Facebook di Faenza con vari cittadini che avevano preso per buone quelle parole. Il 26 maggio 2022 il marito della vicina, uscendo di casa si era imbattuto in una confezione di würstel aperta di fronte al suo ingresso: due i salsicciotti riempiti di chiodi. Aveva ripreso tutto, persino l’intervento dell’imputato che aveva afferrato quella carne e l’aveva portata via. Le indagini della polizia locale avevano fatto il resto.