REDAZIONE RAVENNA

Volley, difficile trattenere un talento come Bovolenta

Radiomercato dice che Bovo jr sia già promesso alla Lube Civitanova. Il punto però non è questo. La funzione di un club come Ravenna (in A2, come fino alla scorsa stagione in Superlega) è proprio quella di puntare forte sul vivaio. Quando si punta forte sul vivaio, possono succedere 3 cose: produci giocatori funzionali alla tua categoria; produci giocatori per le categorie inferiori; produci giocatori per i top club. Ravenna ha sempre prodotto atleti anche per i top club, segno che c’è una attitudine specifica di tutto l’ambiente. Quando Teodora e Messaggero erano ai vertici del volley, questo aspetto aveva una evidenza minore, perché i baby ‘forti’, restavano inizialmente a disposizione del club di casa (la carriera di Vigor Bovolenta ne è l’emblema). Quando i parametri cambiano, i baby forti, necessariamente fanno fagotto. Cosa che succederà molto probabilmente – quest’anno o il prossimo, dipende dalle decisioni dei tecnici e dei club coinvolti – anche per il diciottenne Alessandro Bovolenta, nato e cresciuto nel vivaio del Porto Robur Costa. È una legge di mercato. E forse è anche uno stimolo per tutti. D’altronde, una cosa simile, tanto per restare in tema Bovolenta, è successa alla sorella Arianna, cresciuta nella Teodora Torrione, l’attuale Mosaico Ravenna, da 2 stagioni al Volleyrò (club capitolino leader nel settore giovanile) e recentemente convocata per la nazionale under 17.