ROBERTA BEZZI
Cronaca

Vivaio sociale della Pieve (Ravenna): “Fiori, frutta e verdura, ristrutturiamo il negozio”

Nello spazio di Sant’Antonio lavorano diciotto ragazzi e adulti diversamente abili. “E da un paio d’anni abbiamo anche una piccola area con la fattoria”

Vivaio sociale della Pieve: nello spazio di Sant’Antonio lavorano 18 ragazzi e adulti diversamente abili. “E da un paio d’anni abbiamo anche una piccola area con la fattoria”

Vivaio sociale della Pieve: nello spazio di Sant’Antonio lavorano 18 ragazzi e adulti diversamente abili. “E da un paio d’anni abbiamo anche una piccola area con la fattoria”

Ravenna, 27 giugno 2024 – Ci sono luoghi magici in cui sta bene chi vi lavora e chi vi fa visita. Uno di questi è il garden della cooperativa sociale La Pieve che si trova a due passi da Ravenna, in via Tomba 2 a Sant’Antonio.

Qui dalle 8 alle 15.30 lavorano 18 ragazzi e adulti diversamente abili (otto donne e dieci uomini), alcuni dei quali da oltre trent’anni, ossia da quando è partito il progetto negli anni Novanta.

I più grandi hanno infatti superato i sessant’anni, mentre i più giovani ne hanno 20-25. Il settore della cura del verde è stato per la cooperativa la prima attività volta all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Lavorare in mezzo alle piante o nell’orto, occupandosi di tutto il processo dalla semina al raccolto, regala gioia e tranquillità.

"Ciascuno fa in base alle proprie possibilità e a ciò che viene deciso da loro, dai genitori e dai servizi sociali – racconta il responsabile Simone Zanelli –. Da un paio d’anni abbiamo inoltre una piccola area di fattoria che è nata per caso quando una cliente ci ha regalato una ventina di galline. I nostri lavoratori ne sono subito stati entusiasmi e così, nel tempo, si sono aggiunti anche asinelli, capre e alpaca. Ad apprezzare il vivaio e la piccola fattoria sono anche i nostri clienti, tra cui genitori e nonni che vengono anche solo per comprare un po’ di frutta e verdura per fare vedere il posto ai figli e nipoti che ne rimangono sempre colpiti".

Tra le attività che regalano maggiori soddisfazioni ai lavoratori vi è anche la consegna a domicilio settimanale delle cassette dell’ortofrutta, a circa 50/60 clienti. Fra di loro vi è anche un noto ristorante e stabilimento balneare di Marina di Ravenna che fa ordini importanti.

"Per i ragazzi – aggiunge Zanelli – consegnare trenta chili di pomodorini o centinaia di fiori di zucca è un bel risultato, dà il senso del loro lavoro dall’inizio alla fine. Più in generale, a chi soffre di patologie in varie forme correlate al ritardo mentale e che purtroppo non prevedono guarigione, fa molto bene lavorare all’aria aperta e la vicinanza degli animali, il prendersi cura di qualcosa. Tra di loro c’è chi si occupa della raccolta della frutta e della verdura, della pulizia delle stie, di dare da mangiare gli animali o di portarsi in giro al guinzaglio due o tre volte al giorno".

A dare da mangiare ogni giorno a questo gruppo di 24 persone, fra lavoratori ed educatori, arrivano poi le azdore che cucinano piatti con i prodotti dell’orto. Da metà settembre poi comincerà la produzione di stelle di Natale, se ne contano ogni anno quasi 1.200. Piante che sono da curare fino alla loro completa distribuzione durante le festività natalizie.

"Vista la bontà del progetto – conclude Zanelli –, la cooperativa ha investito sempre di più, consentendo di poter accogliere più lavoratori: siamo partiti con sette ragazzi, ora il loro numero è quasi triplicato. Il prossimo investimento? Entro l’estate, la ristrutturazione di tutto il punto vendita del Garden, per renderlo ancora più appetibile per gli affezionati clienti. Come detto, in tanti arrivano qui non solo per comprare ma anche per regalarsi una passeggiata. Tanta gioia in mezzo alla natura".