Violenza estiva, il procuratore capo: "Occorre un segnale di rigore. Certi episodi non più tollerabili"

Daniele Barberini di fronte ai numerosi casi che hanno caratterizzato in negativo la stagione "Non si può accettare che ci siano persone che girano armate di coltello ferendo chi capita sotto tiro".

Violenza estiva, il procuratore capo: "Occorre un segnale di rigore. Certi episodi non più tollerabili"

Stupisce la rapidità con cui giovani, spesso minorenni, hanno fatto uso del coltello per ferire coetanei durante rapine o semplici e futili liti

È inutile girarci attorno: l’estate che stiamo per archiviare, è stata caratterizzata da tanti episodi di violenza ai quali non siamo abituati, perlomeno non più. Non nel numero (i dati aggregati non li conosciamo) ma senza dubbio nell’intensità. Con un fattore che ci ha stupito: la rapidità con cui giovani, spesso minorenni, hanno fatto uso del coltello per ferire coetanei durante rapine o semplici e futili liti.

"Episodi preoccupanti: come procura non siamo rimasti indifferenti tra accoltellamenti e violenze. Riteniamo ci debba essere una risposta giudiziaria su episodi in una zona tranquilla" come Ravenna, ha sottolineato il procuratore Daniele Barberini ricordando assieme alla collega Lucrezia Ciriello, di turno fino a martedì scorso, che ad esempio "per l’ultimo accoltellamento di Milano Marittima, si è scelto di portare i due arrestati subito in convalida". Il giudice ha sciolto giusto ieri la riserva: "Stanno in carcere". "I due facevano parte di un gruppo di una quindicina di ragazzi - ha continuato il pm Ciriello -: prima hanno accerchiano un giovane e lo hanno depredato di tutto; poi si sono spostati e hanno cercato di strappare via la borsetta a ragazza che stava sul lettino in spiaggia". Infine alle urla di lei e al conseguente intervento degli amici della giovane, "una ragazza del gruppo ha tirato fuori uno spray urticante" ma sopratutto i due poi arrestati "hanno tirato fuori i coltelli e hanno cominciato ad aggredire i ragazzi ferendone tre".

Di fronte a tanta veemenza ingiustificata, la procura - ha sottolineato il pm Barberini - ha scelto fare ricorso a un "aspetto nuovo: grazie alla collaborazione del tribunale, andare per direttissima davanti al collegio penale", come tale composto da tre giudici e competente per i reati più gravi. "Ci interessa sottolineare una particolare attenzione" ha proseguito il procuratore ricordando che il fenomeno, sebbene prevalente sulla riviera cervese, ha interessato pure Ravenna. Ad esempio "anche qui abbiamo avuto una rapina in stazione" con uso di coltello. Una lama è spuntata pure fuori da una discoteca di Marina con un 15enne ferito: "Sono tutti minorenni". Nella lista nera degli ultimi giorni, figura tra Cervia e Fosso Ghiaia "un tentativo di strangolamento di una prostituta per rapinarla, con fuga ai 160: in pericolo ci sono finite anche persone che non c’entravano nulla". Al di là di quest’ultimo fatto, ci si è ritrovati di fronte a "una violenza estiva con protagonisti tanti giovani. Credo si tratta di un fenomeno nazionale: ma noi dobbiamo farci carico di quanto accade sul nostro territorio. E abbiamo cercato soluzioni adeguate alla gravità dei fatti. È stata un’estate calda, non solo dal punto di vista meteo", ha rimarcato il procuratore introducendo la preoccupazione maggiore: "Quest’anno sono saltati fuori i coltelli: è abbastanza inquietante. Occorre dare dare un segnale di rigore: non è tollerabile che ci siano persone che, armate, feriscano chi capiti loro sotto mano".

Andrea Colombari