Video hot al marito di lei: tre anni di carcere

L’ex amante della donna di Massa Lombarda, conosciuta a Milano Marittima, era imputato pure di stalking ed estorsione

Video hot al marito di lei: tre anni di carcere

L’ex amante della donna di Massa Lombarda, conosciuta a Milano Marittima, era imputato pure di stalking ed estorsione

Un’avventura di una notte che s’era trasformata in una storia extraconiugale andata avanti per quasi quattro mesi a cavallo di fine 2021. Ma non era stato propriamente un idillio tra molestie, minacce, richieste di danaro, richieste di chiarimenti sul lavoro e a casa e perfino un video di un loro rapporto inviato al compagno di lei. Un ritratto accusatorio di fronte al quale l’imputato - un 29enne di origine abruzzese difeso dall’avvocato Giorgio Vantaggiato - ieri mattina davanti al gup Janos Barlotti e al pm Stefano Stargiotti, ha deciso di patteggiare 3 anni di reclusione e mille euro di multa. Doveva rispondere di stalking, estorsione e diffusione illecita pluriaggravata di immagini sessualmente esplicite nei confronti di una ultra-quarantenne di Massa Lombarda tutelata dall’avvocato Lisa Venturi.

Una vicenda che era via via cresciuto sull’asse Cervia - Bassa Romagna. Secondo quanto riferito dalla donna ai carabinieri, lei e l’ex amante si erano conosciuti in un momento di crisi con il compagno. In quel momento lei si era trasferita in un appartamento di Milano Marittima. Ed era stato nella località rivierasca che amici le avevano presentato quello che sarebbe poi diventato per l’accusa il suo molestatore. Prima notte a fine autunno 2021 tutto bene: e la relazione era proseguita anche quando lei era tornata a Massa Lombarda. Lui però aveva iniziato a chiederle prestiti. E così lei, dopo avere sborsato un totale di 7.000 euro circa, a ridosso della primavera 2022 aveva deciso di tagliare. Il giovane allora - prosegue l’accusa - aveva assunto atteggiamenti minacciosi e vessatori: chiamate e messaggi con cui le prometteva di rivelare tutto al compagno mandando il matrimonio in frantumi. Su tutto, aleggiavano alcuni video intimi: la minaccia era di divulgarli pure ai parenti di lei se non avesse pagato. L’obiettivo era cioè quello di riscuotere o fare saltare la coppia. Inutile bloccarlo sui social: perché lui si era inventato altri profili. E pretendeva che lei gli riferissi dove si trovava anche tramite foto o geolocalizzazioni. Non solo: a un certo punto l’uomo aveva cominciato pure a recarsi sul lavoro di lei per chiedere chiarimenti: ma i "cinque minuti" si trasformavano in mezz’ora abbondante. Tanto che alla fine la donna aveva perso il lavoro.

A maggio di quell’anno l’ex amante si era spinto in un paio di occasioni fino all’abitazione massese di lei anche se la donna in quel momento non era in casa: ma per farle sentire il fiato sul collo, le aveva inviato alcune foto dell’abitazione. Un’altra volta, incrociandola per strada, durante la conseguente discussione l’aveva spinta fino a farla cadere a terra: e quella volta lei, stanca di tutto, durante il trasporto in ospedale aveva chiamato il suo compagno per raccontargli tutto. E l’uomo alla fine aveva deciso di perdonarla.

a.col.