"Non possiamo più accettare morti in via Sant’Alberto, bisogna intervenire con urgenza". A parlare è Raffaella Randi, vicepresidente del Consiglio territoriale di Sant’Alberto e vicepresidente di Lista per Ravenna, ma il messaggio è condiviso dalla maggior parte della popolazione che quotidianamente attraversa la lunga via situata tra la rotonda sull’incrocio con la statale Romea Dir e il paese di Sant’Alberto. La strada è diventata tristemente nota per le due vittime di incidenti avvenuti ad ottobre scorso, il 12 e 13, in cui perse la vita anche il ristoratore Antonio Mazzetti, chef della Taverna San Romualdo.
Gli incidenti fatali del mese scorso, purtroppo, non sono gli unici tragici avvenimenti che si sono riscontrati in questa via, percorsa continuamente da macchine, moto ma anche da mezzi pesanti come camion e trattori (lungo la strada ci sono diverse aziende agricole), e spesso l’impatto tra questi veicoli comporta tragiche conseguenze.
"Abbiamo avviato una petizione – spiega Randi – per chiedere al Comune di installare dei rallentatori di velocità, come le bande traversali ad effetto ottico, acustico o vibratorio. La strada è diventata sempre più pericolosa, da anni si verificano incidenti spesso mortali". È possibile firmare la petizione in diverse località: bar Ca’ Bosco di via Sant’Alberto, bar Stella Polare di San Romualdo, Caffetteria Garibaldi di Sant’Albertoin piazza Garibaldi, tabaccheria Tania di Sant’Alberto in via Guerrini, ristorante La Rucola di Sant’Alberto in via Gattolo Superiore, distributore Avia di Sant’Alberto in via Basilica e bar Centrale di Savarna.
"La criticità della strada è causata anche dalla scarsa manutenzione, perchè l’asfalto è in brutte condizioni, le corsie sono strette ed è difficile superare in sicurezza". Un altro problema riguarda le fermate degli autobus: "Non sono sicure, sono interne al guardrail e non c’è protezione. Di mattina, quando è ancora buio, vedo spesso dei ragazzini sulla strada che aspettano l’autobus per andare a scuola, è preoccupante. Abbiamo già sollevato la questione al Comune, ma ci hanno risposto che non c’è il suolo per fare i lavori".
La questione sicurezza della via Sant’Alberto era stata sollevata anche da Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna. "La presenza di lunghi tratti in rettilineo incoraggia una circolazione ad alta velocità che costituisce un fattore di rischio per la sicurezza stradale". Randi boccia la soluzione Velox. "Servono solo a fare cassa", ma chiede, attraverso la petizione, dei "rallentatori di velocità". Per rallentare i veicoli e, soprattutto, gli incidenti mortali.
Jacopo Ceroni