L’Ausl ci provava da anni, a vendere quell’edificio sempre più degradato in via Palestro 4. E finalmente ci è riuscita, nel corso di un’asta in cui una società di Bagnacavallo, l’immobiliare Prismat srl, se l’è aggiudicato per 470mila euro. Ovvero quasi la metà rispetto alla cifra a cui l’azienda sanitaria aveva tentato di venderlo in un’asta di otto anni fa, nel 2015.
L’immobile in passato è stato una scuola per infermieri. "Ma è trascorso moltissimo tempo da allora, è inutilizzato da tantissimi anni e ora le scuole per infermieri hanno altre sedi – spiega Francesca Luzi, dirigente dell’unità operativa Progettazione e sviluppo dell’Ausl Romagna –. Avevamo messo in alienazione da tempo quell’edificio, poi il mercato si era fermato. Ora lo abbiamo ripresentato con il nuovo piano regolatore urbanistico generale". La vendita dell’edificio era infatti già stata indicata da tempo come una delle fonti di finanziamento dei lavori di ampliamento del Pronto soccorso, in corso da oltre un anno e mezzo e dal costo complessivo di circa 9 milioni. "Sì, diciamo che questa è una goccia, ma va a sommarsi ad altre cose – dice Luzi –. Il cantiere per il Pronto soccorso è coperto da molte fonti di finanziamento: mutui, vendite, fondi messi a disposizione dai governi che si sono succeduti negli ultimi anni". Il maxi cantiere sta prendendo forma ed è una delle soluzioni messe a punto dall’Ausl per coprire i problemi del Pronto soccorso, dove gli spazi ora scarseggiano. "I lavori stanno procedendo in linea col cronoprogramma – aggiunge Luzi – e recentemente sono stati montati i primi pilastri d’accaio. La prima fase, che già da sola darà un grande respiro al Pronto soccorso, sarà conclusa a luglio 2024. Per la chiusura anche del secondo lotto dobbiamo invece andare al 2025".
Tornando all’edificio in via Pilastro, è plausibile che il nuovo proprietario edificherà l’area. L’edificio ha perso molto valore negli anni: nel 2015 l’asta andata deserta partiva da 874mila euro. "Da allora si sono abbassati i prezzi del mercato, inoltre il nuovo piano urbanistico ha in parte ridotto l’edificabilità di quel terreno, in un’area che comunque ha destinazione residenziale – conclude Luzi –. La struttura, inoltre, andrà totalmente demolita e poi ricostruita".
L’area di via Palestro, nella periferia ovest, si prepara a un nuovo capitolo.
Sara Servadei