ANNAMARIA CORRADO
Cronaca

La veglia per la piccola Wendy davanti al palazzo della tragedia a Ravenna

Anche il vescovo monsignor Ghizzoni davanti all’abitazione. Sono state deposte a terra diverse candele nel luogo in cui, da lunedì, sconosciuti continuano a portare peluche, disegni e fiori

Ravenna, 10 gennaio 2023 – Una veglia per Wendy. Questa sera, davanti al palazzo di via Dradi dove la bambina viveva con la famiglia, attorno alle 19.30 è arrivato il vescovo, Lorenzo Ghizzoni. Attorno a lui in poco tempo si è radunata una sessantina di persone, molti di quelli che vivono nel palazzo e negli edifici vicini.

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Sono state deposte a terra diverse candele nel luogo in cui, da lunedì, sconosciuti continuano a portare peluche, disegni, fiori e biglietti per la piccola morta lunedì mattina in modo così atroce. Anche sui balconi dei palazzi si sono accesi tanti lumini mentre monsignor Ghizzoni recitava le preghiere. Il vescovo ha avuto un pensiero per Giulia Lavatura, la mamma di Wendy.

La veglia per la piccola Wendy, morta a 6 anni dopo un volo dal palazzo con la madre Giulia Lavatura. C'era anche il vescovo monsignor Ghizzoni (nel tondo)
La veglia per la piccola Wendy, morta a 6 anni dopo un volo dal palazzo con la madre Giulia Lavatura. C'era anche il vescovo monsignor Ghizzoni (nel tondo)

"Preghiamo ancora – ha detto – per tutte le persone che soffrono di questi disturbi, di questi disagi psichici che sono spesso più difficili da vivere e da curare rispetto alle malattie fisiche. Perché tutti noi che possiamo fare qualcosa e tutti quelli che potranno fare qualcosa aiutino lei, la madre, e tutte le persone che sono in queste condizioni. Ricordiamole nella preghiera".

I compagni di classe di Wendy non hanno ancora saputo cos’è accaduto alla loro amica. I genitori, da subito, sono stati coinvolti dalla scuola, l’elementare Camerani dell’istituto comprensivo San Biagio, per avviare, assieme, un percorso che consentisse in queste ore di proteggere i bambini e contemporaneamente, con l’aiuto di uno psicologo, di trovare un modo ‘giusto’, ammesso che esista, per raccontare loro cos’è successo. Per i genitori non è stato facile proteggere i loro bambini dal mondo esterno, dai telegiornali, dalle notizie sui cellulari. Ma ci sono riusciti.

Oggi pomeriggio la dirigente della scuola, Marilisa Ficara, ha incontrato i genitori. Ai giornali, alle televisioni che da lunedì hanno cercato di contattarla, di parlare con lei, ha preferito non dire niente. Ha affidato il dolore suo e di tutta la scuola a un messaggio: "Il nostro istituto si unisce al dolore immenso dell’intera comunità. Una bimba dolcissima non ha lasciato un banco vuoto, lei sarà sempre con noi. Ora la scuola è impegnata ad essere presente e vicina a tutti i suoi componenti nel percorso di elaborazione di quanto è accaduto".

Era una bambina dolce, educata e timida Wendy e probabilmente molti dei suoi compagni e delle sue compagne, vedendo il banco vuoto, avranno pensato avesse l’influenza, come è capitato a tanti di loro in questo periodo.