REDAZIONE RAVENNA

Valle della Canna, anatre sopravvissute al botulino a Ravenna. "Dove le liberiamo?"

Massimo Marendon, presidente del Centro recupero degli animali, ha scritto a Comune, Regione e Ausl

"Anatre sopravvissute alla strage a Ravenna. Ora però dove le liberiamo?"

Ravenna, 16 ottobre 2019 - Invece di morire nell’arco di poche ore, si sono salvate. Il problema è dove collocarle. Si tratta di 150 anatre sopravvissute al botulino che ha fatto strage di acquatici nella Valle della Canna. Nei primi giorni di ottobre i numeri si presentavano impietosi. 2200 acquatici morti, circa 200 trovati vivi, paralizzati dal botulino al punto da poter essere raccolti dalla valle con le mani.

Di questi uccelli che muovevano a malapena la testa si disse: «Il 90% morirà nelle prossime ore, solo il 10%, forse, si salverà». Invece, al Centro per il recupero degli animali, dove le sopravvissute sono state portate, si è compiuto il mezzo miracolo: il 10% delle anatre, quindi, una trentina, sono morte, e il 90% comincia a volazzare e a nutrirsi autonomamente. Venerdì scorso il presidente del Centro, Massimo Marendon, ha scritto a Comune, Regione, Ausl per chiedere dove collocare gli anatidi perchè il rischio è che, essendo stipati in piccole voliere, possano ferirsi o morire soffocando per il poco spazio a disposizione.

«Ho inviato una Pec – dice Marendon – chiedendo lumi. Ma nessuno ci ha ancora risposto. E dire che per giorni abbiamo dedicato il nostro tempo ad accudire questi uccelli, somministrando loro antibiotici e flebo fisiologiche per l’idratazione». Secondo Marendon, le anatre sono ora in “convalescenza“: «Non le reintrodurrei nella Valle della Canna. L’acqua immessa può aver diluito il botulino, ma non correrei rischi con uccelli che sono appena usciti dal contagio».

Riemerge così una vecchia polemica. Il Centro si è infatti aggiudicato un bando del Comune per l’assegnazione di 20 ettari con 12 voliere di 1 ettaro già a disposizione. «Abbiamo vinto il bando ma non ci assegnano la gara. Se avessimo a disposizione le grandi voliere potremmo temporaneamente ospitare lì le 150 anatre. Invece, così rischiano di farsi male per gli spazi ristretti dove vivono ora».

La vicenda del botulino nella Valle della Canna è esplosa tra lunedì 30 settembre e martedì 1 ottobre. Per diversi cacciatori, i primi ritrovamenti di uccelli morti risalgono addirittura alla prima settimana di settembre. I volontari, soprattutto cacciatori, hanno raccolto oltre 2200 uccelli morti e 200 vivi, entrando nel cuore dell’area protetta con le batane, le imbarcazioni tipiche dell’area valliva.

Sulla vicenda la magistratura ha aperto un’inchiesta per disastro ambientale e ha posto sotto sequestro alcune zone dell’habitat vallivo. l.t.