Conselice (Ravenna), 26 maggio 2023 - Da una parte le code per le vaccinazioni, dall'altra l'ordinanza della sindaca di Conselice, Paola Pula, che impone ai cittadini delle zone ancora allagate di lasciare le proprie abitazioni per motivi igienico sanitari. Una misura che "si è resa necessaria viste le difficoltà di smaltimento delle acque dall'abitato di Conselice, dovuta alle grandi quantità di acqua presente sul territorio. La pericolosità della situazione è legata strettamente, e unicamente, al contatto con le acque stagnanti".
FOCUS / La diretta dell’emergenza oggi
In effetti il paese continua a rimanere sott'acqua, dopo quasi dieci giorni, e l'acre odore di marciume ammorba l'aria, si sente dappertutto, aumentando la sensazione di emergenza sanitaria.
La coda per le vaccinazioni
C’è stata grande adesione a Conselice e Solarolo per la giornata di vaccinazione straordinaria contro il tetano e l'epatite A per prevenire rischi sanitari dovuto all'acqua putrida che ancora allaga molte case: tutti i 635 cittadini che si sono presentati (515 a Conselice dove le somministrazioni sono terminate alle ore 16,30 e 120 a Solarolo) hanno effettuato la vaccinazione. Domani, sabato 27 maggio, è prevista una seduta vaccinale straordinaria anche a Sant’Agata sul Santerno, dalle 9,30 alle 13, in Piazza Umberto Primo.
In molti sono stati motivati dalla necessità di sgomberare casa e pulire e non voler rischiare la propria salute, altri hanno deciso di farsi vaccinare perché sono volontari che stanno aiutando gli altri a rialzarsi.
La spola dei vigili del fuoco
I vigili del fuoco fanno avanti e indietro e vanno a prendere con mezzi anfibi o con i gommoni le persone - spesso anziane - arroccate ai piani superiori delle loro abitazioni, che non si vogliono muovere da casa ma ugualmente vogliono essere protetti dal vaccino.
Pula: "Salvaguardare la salute"
“Il nostro unico obiettivo è quello di salvaguardare la salute e la sicurezza delle persone - ha dichiarato la sindaca Pula - Siamo in una situazione difficile ma, insieme, ne usciremo e voglio ringraziare tutti coloro che stanno lavorando incessantemente per questo. Al momento non ci sono emergenze sanitarie ma il ristagno dell’acqua, il mancato funzionamento delle fognature, le possibili interruzioni nell’erogazione dell’acqua potabile, la presenza di rifiuti non smaltiti, rendono rischioso permanere nell’abitato ancora allagato”.
Perché le idrovore vanno a rilento
“I canali Zaniolo e Destra Reno – afferma Elvio Cangini, direttore dell’area tecnica del Consorzio di Bonifica Della Romagna Occidentale – ricevono acqua molto lentamente a causa dei grandi afflussi idrici che hanno investito il territorio. Per questo motivo stiamo lavorando incessantemente, utilizzando anche oltre 50 idrovore per riversare le acque verso i fiumi Reno e Santerno. Nonostante ciò, e a causa della particolare morfologia del territorio, si prevede che la situazione possa risolversi non prima di una settimana”.
“Le condizioni ambientali e il quadro tecnico delineato – aggiunge Raffaella Angelini, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica Ausl Romagna - rendono la situazione meritoria di attenzione, anche alla luce delle previsioni effettuate dal consorzio di Bonifica sui tempi di deflusso delle acque”.