"Usarono 46 mila euro per pagare alberghi"

Crac ex ‘Nick & Sons srl’ poi ‘Ns Retail srl’: nuove contestazioni del pm

"Usarono 46 mila euro per pagare alberghi"

"Usarono 46 mila euro per pagare alberghi"

In calendario era prevista la discussione. Pochi passi ancora, e per lo storico marchio che aveva segnato le tendenze della moda ravennate e non solo a partire dagli anni ’80 e fino al fallimento dichiarato nell’aprile 2014, avremmo conosciuto la sentenza. E invece, al netto del dibattimento, ieri mattina la procura ha contestato nuovi fatti. Così per il crac della ex ‘Nick & Sons srl’ poi ‘Ns Retail srl’, occorrerà attendere la prossima udienza prevista per metà ottobre: in quella sede le difese potrebbero esprimere la necessità di dovere ascoltare nuovi testimoni alla luce della nuove accuse. In caso contrario, si ripartirebbe dalla discussione.

In estrema sintesi sono due i fatti nuovi che il pm ha ricondotto alla nuova gestione: la sottrazione di capi d’abbigliamento per quasi 70 mila euro dalla Ns Retail per tornaconto personale o per altre persone. E l’uso di più di 46 mila euro per pagare alberghi, vacanze negli Stati Uniti e per versamenti a favore di società riconducibili ad accusati.

In totale le persone a giudizio sono sei dato che gli ultimi due degli otto indagati complessivi, avevano a suo tempo scelto riti alternativi. La procura aveva contestato a sette di loro la bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata e in concorso, sia morale che materiale. Per quattro, anche l’auto-riciclaggio transnazionale legato a cessione di quote nell’agosto 2015 a una società svizzera, la Italventure. E per tre, una maxi-evasione sia sull’imposta sui redditi, l’Ires, che sull’Iva. A processo, oltre a un immobiliarista indicato quale consulente della fallita srl almeno dal 2000 come tale per l’accusa capace di ideare le operazioni ritenute distrattive, figurano il legale rappresentante della srl in questione dal gennaio 1983 all’aprile 2013 oltre che socio al 70%; il legale rappresentante della fallita srl per un anno a partire dall’aprile 2013; l’amministratore di fatto per lo stesso periodo; l’amministratore di fatto per l’anno precedente; e infine il referente di una società chiamata New Center Craft.

Secondo le indagini della guardia di Finanza, ciascuno degli accusati in ragione del proprio ruolo, avrebbe contribuito a quella che i pm hanno definito "sistematica spoliazione delle proprietà" della fallita srl. Per gli inquirenti, si era trattato di una distrazione di aziende, marchi, danaro e merce a favore di società riconducibili agli indagati. Nutrita la schiera di avvocati difensori che in arringa tenteranno di smontare le accuse: solo tra i ravennati, troviamo Brunella Baruzzi, Francesco De Angelis e Francesco Silvagni. Parte civile, l’avvocato Marco Bigari per Ns Retail.