Un’altra rotta si è spalancata sul Lamone, questa volta a Formellino, dove le acque che defluivano da un campo allagato hanno fatto crollare l’argine, che in quel punto era evidentemente punteggiato di infiltrazioni. La potenza delle acque è stata fatale all’argine, che è ceduto per una lunghezza di circa trenta metri. Il crollo è avvenuto sostanzialmente sotto gli occhi di una squadra di operai al lavoro sul fronte opposto del fiume, dal lato di Reda. Uno shock per i presenti, che hanno immediatamente rivissuto l’incubo di quanto accaduto lo scorso mese a Formellino e nell’infinità di altri luoghi in cui si sono spalancate rotte arginali, invadendo le campagne e porzioni della città. Qualcosa di simile era accaduto ad inizio maggio in via San Martino, sulle primissime colline, dove l’acqua che defluiva dai campi aveva infiltrato e distrutto il basamento in terra su cui sorgeva la strada, scomparsa nel nulla.
La nuova rotta di Formellino è solo una di quelle che avranno bisogno di essere sistemate di qui al prossimo futuro: fra quelle emerse più di recente vanno annoverate quelle sul Senio, poco più a ovest di via Casale, o quella di via Calbetta, poco lontano dall’Orto Bertoni. La mole interventi da mettere in campo appare dunque enorme, ad ormai un mese dalla risistemazione, attuata dall’esercito, della prima rotta arginale, quella affacciata su via Fratelli Bandiera, nel Borgotto. Quella porzione di campagne compresa tra Formellino e Reda è stata vittima di allagamenti sia in occasione dell’alluvione del 2 maggio che di quella del 16 maggio: nel primo caso il Lamone invase Formellino, nel secondo ad essere inondata fu l’area attorno a Reda, dove arrivò poi l’esercito a risistemare la rotta arginale.
f.d.