Un’altra auto a fuoco: "I controlli aumenteranno"

È accaduto in piazza Tiziano, ennesimo episodio a Lugo Est in poche settimane. La sindaca ha parlato con il prefetto: "Il gesto folle di un singolo piromane".

Un’altra auto a fuoco: "I controlli aumenteranno"

Un’altra auto a fuoco: "I controlli aumenteranno"

Dopo una decina di giorni di pausa, il piromane di Lugo ha colpito ancora. Lo ha fatto fra martedì e mercoledì, poco dopo l’una di notte, sempre all’interno della zona preferita, quella di Lugo Est, tornando esattamente nello stesso punto da cui, circa due settimane fa – fra il 5 e il 6 giugno - tutto è partito, vale a dire il parcheggio di piazzale Tiziano. Questa volta però a bruciare è stata un’auto soltanto e non quattro, come nel primo e nel secondo episodio, in Piazzale Tiziano e in vicolo Giaccari. E non due come nel terzo, in via Macello Vecchio, penultimo dei roghi scoppiato in pieno periodo di chiamata alle urne, nella notte fra sabato 8 e domenica 9 giugno. A differire rispetto agli episodi precedenti sono anche altri particolari. Niente transenne a delimitare lo stallo interessato dal rogo, ad esempio, e neppure la presenza dell’auto, portata via a tempo record, al punto che, durante la mattinata, un altro veicolo era già parcheggiato sui residui lasciati a terra dalle fiamme. Che proprio li fosse successo qualcosa però lo testimoniava ancora il forte odore di bruciato che impregnava l’aria. Sommando il risultato di tutti e quattro gli episodi, le auto distrutte finora sono 11. La natura dolosa sembra ormai una conferma. Sulla presunta identità dell’autore invece continuano a prodursi ipotesi. Lasciata un po’ in disparte l’idea, maturata fra i lughesi, che i roghi fossero da attribuire a un qualche estremista per condizionare il voto, visto la concomitanza con la fine della campagna elettorale, ora a riaffiorare è la possibilità che si tratti di un piromane. A pensarlo sono anche le forze dell’ordine che avrebbero già tracciato un profilo dell’autore, con il supporto delle loro banche dati nazionali.

Al momento sembra siano anche da escludere possibili moventi come vendette o regolamenti di conti ma non la possibilità che ad affiancare il primo autore ci siano degli emulatori. La sindaca Elena Zannoni nella mattinata di ieri ha condiviso con il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa la preoccupazione per il reiterarsi degli episodi. "Il prefetto ha garantito che rafforzerà ulteriormente il presidio del territorio e i dispositivi già in atto – sottolinea Zannoni – e ha riferito di aver fatto immediatamente inserire la questione all’ordine del giorno del prossimo tavolo per l’ordine e la sicurezza della Provincia di Ravenna, massimo organo di coordinamento e controllo del territorio a cui partecipano tutte le forze dell’ordine, che si terrà in settimana. Riteniamo che non si tratti di episodi di criminalità organizzata ma del gesto folle di un singolo piromane, non per questo meno grave. Riponiamo assoluta fiducia nelle forze dell’ordine che sono al lavoro per fermarlo al più presto e invitiamo anche i cittadini che abbiano visto o sentito qualcosa a segnalarlo in supporto alle indagini".

Monia Savioli