REDAZIONE RAVENNA

Un’altra allerta meteo rossa. Scuole chiuse, l’occhio è ai fiumi: "Dopo il 2023 territorio fragile"

Attenzione massima oggi, ai sindaci è stato chiesto di pianificare le evacuazioni preventive nelle aree a rischio

Attenzione massima oggi, ai sindaci è stato chiesto di pianificare le evacuazioni preventive nelle aree a rischio

Attenzione massima oggi, ai sindaci è stato chiesto di pianificare le evacuazioni preventive nelle aree a rischio

Un allarme. Un altro, l’ennesimo. Siamo di nuovo in allerta meteo rossa, nella giornata di oggi, per criticità idraulica. L’occhio va di nuovo ai fiumi e in via preventiva ieri pomeriggio, in attesa del maltempo, è stata decisa in tutta la provincia la chiusura per oggi di tutte le scuole di ogni ordine e grado, delle Università e degli altri luoghi di aggregazione come biblioteche, cimiteri, impianti sportivi, centri giovanili e mercati. "I sindaci sono stati invitati a pianificare le operazioni di evacuazione preventiva della popolazione residente nelle aree più a rischio – scrive la Prefettura in una nota, dopo l’attivazione del Centro di coordinamento dei soccorsi e una riunione con tutti gli enti coinvolti –, con specifico riguardo a quelle in cui si sono verificate le rotture arginali durante i precedenti eventi alluvionali e intetessate da interventi di ripristino con opere provvisionali, nonché nelle aree collinari dove si sono registrati frane e ruscellamenti". Si prevede che i fiumi possano superare la soglia 3 e che il mare non riceva: per questo ieri il sistema di allarme del Comune di Ravenna ha allertato tutte le utenze fisse chiedendo di non avvicinarsi ai corsi d’acqua o all’arenile. A Faenza già nel primo pomeriggio di ieri la Protezione civile aveva allertato i residenti di tutte le zone allagate a metà maggio 2023: "L’onda di piena dovrebbe attraversare Faenza nel primo pomeriggio" di oggi, scrive su Facebook il sindaco Massimo Isola nel raccomandare prudenza. Sono stati annullati molti eventi, tra cui la partita che il Ravenna avrebbe dovuto giocare in casa contro il Piacenza e l’open day nella Casa della comunità di Russi.

La paura è massima in Bassa Romagna, dove il territorio è ancora fragile per l’alluvione di metà settembre. L’Unione dei Comuni scrive che "nel corso del centro di coordinamento con la Prefettura (...) i sindaci della Bassa Romagna hanno chiesto formalmente che vengano prese tempestivamente dalle autorità competenti tutte le misure necessarie per mitigare i passaggi di piena sul territorio". Attenzione massima a Traversara: "Per le località colpite dall’alluvione del 19 settembre, Traversara, Borghetto e area di via Muraglione a Boncellino, si raccomanda alla popolazione di prepararsi a dormire fuori casa in caso di evacuazione nella notte tra sabato e domenica" scrive il Comune di Bagnacavallo.

"Le piogge previste domani (oggi, ndr) – dice il tecnico meteorologo Pierluigi Randi – non sembrano paragonabili a quelle di settembre, anche se comunque ci saranno rovesci e temporali locali, anche intensi. Ma il fatto è che siamo talmente fragili e vulnerabili come territorio che eventi che prima del 2023 non avrebbero causato particolari criticità o solo situazioni molto limitate, oggi possono creare problemi anche seri". Le previsioni dicono che all’80-90% gli accumuli saranno di oltre 50 millimetri, al 20% oltre i 100. "Potrebbe essere una pioggia come quella di inizio ottobre – aggiunge Randi – e il fatto è che oggi (ieri, ndr), a metà ottobre, c’erano 26 gradi: più è caldo e più l’atmosfera contiene vapore acqueo, e maggiori sono questi fenomeni. Le piogge dovrebbero concentrarsi in pianura, che è un bene, ma basta che le nubi si spostino 50 chilometri più a sud e lo scenario cambia". Soprattutto Randi spiega che l’alluvione di maggio 2023 ha cambiato le cose: "Servono anni per consolidare gli argini. Quelli ricostruiti l’anno scorso non sono stabili come lo erano prima, e fino ad allora dovremo convivere con queste allerte, e ce ne saranno altre. E non consideriamo poi tutte le frane. È cambiato tutto e ora è come versare acqua su un castello di sabbia".

Sara Servadei