"Sono molto amareggiato per l’assenza di un’altra lista alle elezioni comunali di Casola Valsenio", afferma Maurizio Nati, attuale vicesindaco e candidato a sindaco della lista ’Centrosinistra. Uniti per Casola’. E aggiunge: "Una sola lista costituisce una ferita alla democrazia perché viene a mancare una rappresentanza in Consiglio comunale di una parte della popolazione. Perciò la nostra campagna elettorale sarà improntata sia sul programma che nel coinvolgimento della maggior parte dei casolani perché il paese deve essere unito per affrontare le sfide che ci aspettano nei prossimi cinque anni. Ovviamente se saremo eletti, perché non diamo niente di scontato alla luce delle norme elettorali". La legge stabilisce infatti che, in caso di una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista unica e il candidato a sindaco collegato, purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti e il numero dei votanti non sia stato inferiore al 40 per cento degli elettori. In caso contrario c’è il rischio di un commissariamento del Comune, eventualità che, oltre a Nati, preoccupa molti casolani che s’interrogano sull’assenza di una lista alternativa al centro sinistra nella scheda e nel futuro Consiglio.
La presenza della minoranza nel Consiglio comunale è importante: non solo ‘controlla’ l’operato della maggioranza, ma può arricchire il dibattito con idee e proposte. Inoltre può fornire un aiuto concreto. Uno dei tre consiglieri di minoranza di ’Alternativa per Casola’ attualmente in Consiglio, Andrea Benassi, antropologo e speleologo, ha chiarito su Facebook il motivo della mancata presentazione di una seconda lista: "Da parte di noi tre consiglieri uscenti della lista di ’Alternativa per Casola’ c’era tutta la volontà di presentare una lista civica e rinnovare il nostro impegno. Una lista civica come alle scorse elezioni che nulla avrebbe avuto a spartire con affiliazioni dirette ai partiti di centro destra. ’Alternativa per Casola’ era una lista civica con diverse provenienze politiche non riconducibile alla dialettica destra sinistra di stampo nazionale. In questa prospettiva ci siamo mossi per creare anche questa volta un gruppo di persone che volesse operare per il bene della comunità di Casola, che appare sempre più trascurata e dimenticata da chi siede ai livelli superiori dell’amministrazione provinciale e regionale. Per fare una lista ci vuole l’impegno diretto e reale di almeno 8-10 cittadini decisi a metterci la faccia e l’impegno. Purtroppo nonostante i nostri sforzi questi 8-10 cittadini non siamo stati in grado di trovarli".
Beppe Sangiorgi