Una compostiera di comunità al servizio del borgo. Si tratta del progetto approvato dalla giunta comunale che prevederà la realizzazione di una grande compostiera da collocarsi in via Saviotti, nell’area verde adiacente al campo da calcio e al centro sociale. Il Piano d’azione per l’Energia Sostenibile e il Clima dell’Unione della Romagna Faentina prevede una strategia volta alla diminuzione della produzione dei rifiuti, e all’incentivazione della raccolta differenziata. Una delle azioni programmate riguarda la realizzazione di compostiere di quartiere che offrano la possibilità a tutti i cittadini e in particolare a coloro che non hanno la disponibilità di spazio nella propria area esterna o giardino, di ottenere un fertilizzante organico a costo zero e di ridurre i costi legati al conferimento dei rifiuti, nell’ottica dell’integrale recupero circolare della frazione umida dei rifiuti domestici. A progettare le compostiere sono stati studenti dell’Isia di Faenza, a cui l’Amministrazione faentina ha dato incarico anche per la realizzazione. "Un progetto – ha spiegato Maria Concetta Cossa, direttrice dell’Istituto –, frutto di un processo partecipativo che ha coinvolto non solo l’Ente Locale e l’Isia ma anche i cittadini, e che è stato sviluppato dal 2022". Complessivamente sono stati cinque i progetti sviluppati dagli studenti che hanno partecipato al progetto coordinato dal professor Maurizio Fiori. "C’è stata anche occasione – prosegue Cossa –, di presentare i progetti al Salone del Mobile di Milano", e proprio tali progettualità sono risultate, come riportato nella delibera comunale "molto valevoli dal punto di vista dell’innovazione e creatività, nonché della semplicità di installazione e di utilizzo da parte dei potenziali utenti". La normativa prevede che l’apparecchiatura di compostaggio di comunità rispetti alcune caratteristiche tecniche tra le quali: una capacità inferiore a una tonnellata per anno, rientrare nella definizione di compostiera di piccola taglia ed essere manovrabile manualmente oltre ad essere priva di parti elettriche.
"Una studentessa, Sofia Danieli, ne ha sviluppato anche la tesi di laurea - evidenzia la direttrice dell’Isia". Un progetto che prenderà forma nei prossimi mesi grazie al finanziamento da 25mila euro di Atersir, l’agenzia regionale per i servizi idrici e i rifiuti, che l’Unione della Romagna Faentina ha inserito a bilancio. "Il modello - conclude Cossa -, sarà ingegnerizzato all’interno dell’Isia, mentre per la prototipazione ci appoggeremo a strutture esterne". La compostiera, che da progetto richiama il logo dell’Unione della Romagna Faentina, sempre realizzato dall’Isia, sarà poi installata in primavera, e sarà accompagnata da incontri informativi con il quartiere.
d.v.