REDAZIONE RAVENNA

Un premio a Cino Ricci: "Quando sei in barca ti senti un uomo libero"

Il velista ha ricevuto la prestigiosa medaglia ‘sir Richard Francis Sutton’ . Gli era stata assegnata a Barcellona, nell’ambito della Coppa America di vela.

Il velista ha ricevuto la prestigiosa medaglia ‘sir Richard Francis Sutton’ . Gli era stata assegnata a Barcellona, nell’ambito della Coppa America di vela.

Il velista ha ricevuto la prestigiosa medaglia ‘sir Richard Francis Sutton’ . Gli era stata assegnata a Barcellona, nell’ambito della Coppa America di vela.

Con una cerimonia informale, ma dal grande significato simbolico – alla presenza dello storico equipaggio di Azzurra, con Mauro Pelaschier e il francese Laurent Cordelle in testa – ieri pomeriggio Cino Ricci, oltre a spegnere le candeline per 90 anni compiuti il 4 settembre, ha ricevuto la prestigiosa medaglia ‘sir Richard Francis Sutton’, simbolo di eccellenza e sportività, che gli era stata assegnata (ma non consegnata) un paio di settimane fa a Barcellona, nell’ambito della Coppa America di vela. Per dare la dimensione del premio – che rientra nei riconoscimenti ufficiali della Hall of fame dell’America’s cup – basta aggiungere che, nell’occasione della cerimonia di Barcellona, Cino Ricci è stato insignito del premio assieme al brand Louis Vuitton (ha ritirato il premio Pietro Beccari, presidente e Ceo della casa di moda francese).

Matteo Plazzi, da sempre una delle colonne portanti di Luna Rossa, nonché presidente del Circolo Velico Ravennate, era stato incaricato da Cino di ritirare il premio. Le cronache raccontano che il discorso di Plazzi al museo marittimo di Barcellona – dove ha ripercorso la vita di Cino come uomo di mare e come ispiratore per tutta l’Italia della passione per la Coppa America – è stato appassionato e coinvolgente, ricevendo le pubbliche congratulazioni di tutti i presenti.

"La vela – ha raccontato ieri pomeriggio Cino Ricci con un filo di voce, ma sempre presente e lucido, dopo aver ricevuto gli auguri dal sindaco De Pascale e dall’assessore Costantini – è stato il mio gioco. E lo è ancora oggi, perché mi diverte. Del resto, la vela non è uno sport ‘normale’, bensì una filosofia, che ti viene da dentro e che ti obbliga a pensare, perché, per regatare ci vuole il cervello. Quando sei in barca, lavora infatti il cervello, ma anche la fantasia. Ti senti libero. La gloria? Non ho mai rincorso i premi, neppure quando vincevo quelli veri, ma adesso che mi arrivano quelli ‘alla carriera’, mi rendono comunque felice".

Cino Ricci, nato a Riminie cresciuto a Forlì, oggi abita a Ravenna, nel borgo San Rocco, ha ricordato gli inizi di Azzurra: "Fino ad un certo punto della preparazione per quella impresa, ci siamo allenati a Marina di Ravenna. Ecco perché Ravenna è una seconda casa per tutti noi. Adesso però bisogna alzare l’asticella e realizzare la ‘casa della vela’".

Accanto a Louis Vuitton, è dunque finito Cino Ricci, per il suo ruolo pionieristico nella storia della vela italiana, di cui è diventato un simbolo. Ricci è stato lo skipper e il project manager di Azzurra, il primo team italiano a competere per l’America’s Cup nel 1983, ottenendo un prestigioso terzo posto nella Louis Vuitton Cup. Il suo impegno, anche a livello divulgativo ("Ancora oggi ricordo le telecronache con Raul Gardini su Telemontecarlo, quando commentavamo la Coppa America del ’92 del Moro di Venezia"), ha portato le regate di vela al cospetto del grande pubblico in Italia, stimolando nuove generazioni di velisti.

Roberto Romin