ANNAMARIA CORRADO
Cronaca

Uccidono un cagnolino con una sedia, le foto. Sospettati due baby teppisti.

Incredibile episodio di crudeltà, i sospettati sono due ragazzini. «So chi sono i due baby teppisti»

ll piccolo Lassie, un meticcio di 11 anni

ll piccolo Lassie, un meticcio di 11 anni

Ravenna, 3 marzo 2016 - Hanno ucciso un cane tirandogli addosso una pesante sedia di ferro (FOTO), poi sono scappati in bicicletta. È accaduto ieri attorno alle 13.30 in vicolo dei Francesi, in zona Scalo Merci. «Avranno avuto dodici, al massimo tredici anni» assicura Enzo Gibini, proprietario del cagnolino, un meticcio di 11 anni di nome Lassie. I ragazzini, raccontano i residenti, da un po’ giravano per la strada urlando e facendo versi. «La cagnolina – continua Gibini – era uscita in giardino. Mia moglie era in casa, io fuori, ma stavo facendo dei lavori e davo le spalle alla strada. Le urla di quei due avevano innervosito altri cani della via che avevano cominciato ad abbaiare, anche la nostra gli è andata dietro e si è messa dietro al cancello ad abbaiare. Ad un certo punto ho sentito uno schianto fortissimo, ho pensato quasi ad un tamponamento. Mi sono girato e ho visto quella sedia di ferro dentro al giardino. Sono corso fuori per inseguirli. Non mi ero accorto che Lassie era stata colpita».

Mentre Enzo Gibini saliva in auto, la moglie Mirta si precipitava fuori. «Il cancelletto – racconta – era un po’ aperto e ho pensato che Lassie fosse scappata. Appena fuori dal giardino l’ho trovata stesa sul marciapiede, con il sangue che le usciva dal naso, morta. Probabilmente ha cercato di seguire mio marito, ma non ce l’ha fatta».

Nel frattempo Enzo Gibini percorreva in auto le strade attorno. «Li ho visti risalire vicolo dei Francesi – assicura – e girare in via Belisario, dove però non ho potuto seguirli. Allora ho fatto un giro più largo, sono passato anche da via Cilla, ma non li ho incrociati». Al rientro Gibini ha fatto la brutta scoperta. «Abbiamo portato subito Lassie dal veterinario – dice l’uomo – anche se ormai non c’era più niente da fare, poi abbiamo chiamato la polizia».

Accanto a lui c’è la moglie Mirta: ‘Quel cagnolino era di mia madre, e lo avevamo preso noi quando lei è morta. Stasera quando arriverà nostra nipote non so cosa riusciremo a dirle». Una signora che abita poco lontano aveva notato i baby teppisti passare con la sedia, un altro ha assicurato di averli riconosciuti, di sapere chi sono. Ma anche la famiglia Gibini li aveva già visti. «Un paio di giorni fa – ricorda il marito – erano passati davanti casa, sempre in bici e sempre schiamazzando. Mi avevano chiesto se avevo 50 centesimi ‘per fumare’, così avevano detto. Io non gli ho dato niente e loro se ne erano andati imprecando».