"Ubriachi e sporcizia in piazza Dante. Altro che giardino della legalità"

Faenza, i residenti della zona tornano a segnalare il degrado in cui versa la zona "Numerosissime segnalazioni ad Hera per i rifiuti. Inoltre continuano le deiezioni giorno e notte".

"Ubriachi e sporcizia in piazza Dante. Altro che giardino della legalità"

La realizzazione del giardino della legalità in piazza Dante (foto Tedioli)

"Altro che giardino della legalità, il parco di piazza Dante è il giardino dell’illegalità". La protesta arriva direttamente dai residenti della zona. Una zona di Faenza che da molti anni è sotto la lente delle forze dell’ordine e che è stata tema di campagna elettorale nel 2020, nonchè oggetto di interrogazioni in consiglio comunale, esposti dei cittadini per il degrado, oltre che al centro di varie iniziative. E ora c’è il progetto di riqualificazione della palestra Badiali ex Cavallerizza, peraltro alluvionata, che affaccia sul parco lato corso Garibaldi, che fa seguito a quello con il quale l’Amministrazione, attraverso il ricorso a vari bandi, ha implementato l’illuminazione e il sistema di videosorveglianza installando nel parco una telecamera lato cavalcaferrovia. Peraltro in relazione a un’altra area verde ‘critica’, il parco Mita, che dista poche decine di metri. Inoltre sempre in quelle aree verdi erano state approntate una serie di iniziative culturali, il rinnovo degli arredi, e il parco di piazza Dante era stato persino chiuso a lungo per la semina del nuovo prato e il miglioramento del verde urbano. Già in occasione della riapertura i residenti si erano mobilitati, chiedendo di procrastinare la chiusura dell’area verde.

A quanto riferiscono i residenti però, gli episodi di degrado sono tornati a verificarsi negli ultimi tempi. "D’estate c’era gente che teneva la musica alta nel parco fino a tarda sera – riferisce un residente –, nelle ultime settimane ci sono anche ubriachi che girano per la zona e qualcuno è stato anche soccorso dall’ambulanza. Poi sono state fatte numerosissime segnalazioni ad Hera per la sporcizia, l’illuminazione è migliorata ma i rami degli alberi sono cresciuti e il parco è più buio. Inoltre continuano le deiezioni di giorno e di notte ovunque, anche nel cantiere della palestra". In sintesi, una situazione non facile e la percezione di insicurezza per chi vive lì. "Temiamo che la nuova arena possa essere utilizzata come bivacco – prosegue il cittadino –, per questo vorremmo sensibilizzare l’amministrazione comunale chiedendo più controlli, il rispetto delle ordinanze antialcool se valgono anche per questo parco, ed un maggior presidio in generale. Non vorremmo tornare alla situazione critica di qualche anno fa".

Intanto prende forma il progetto del giardino della legalità che prevede l’installazione di un albero artificiale, di fatto un’opera artistica, e la realizzazione di un’arena circolare che secondo il progetto consentirà in futuro di ospitare lezioni all’aperto per le scolaresche. Il giardino sarà intitolato ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e il costo di realizzazione ammonta a 118mila euro dei quali 60mila finanziati dalla Regione. In origine, come aveva spiegato l’assessore alla Sicurezza del Comune di Faenza, Massimo Bosi, quei fondi erano stati destinati al percorso della legalità di Castel Bolognese, che tuttavia non poteva essere completato a causa dei danni cagionati dall’alluvione del 2023. Così, come specificato dall’assessore faentino, anche in virtù di quanto deliberò il Consiglio comunale qualche tempo fa relativamente alla valorizzazione delle figure di Falcone e Borsellino, si è optato per la costruzione dell’arena nel parco di piazza Dante.

Damiano Ventura