Potrebbe scegliere la strada del patteggiamento Luca Silvestrone, il 52enne di Ravenna accusato di avere truffato 43 imprenditori, per lo più agricoli, millantando crediti in istituti nazionali e conoscenze nella politica che conta. È quanto è emerso nel corso dell’udienza del processo, che si è tenuta ieri davanti al giudice Federica Lipovscek, rinviata così a febbraio, anche per consentire alla coimputata, una 54enne di Alfonsine, di nominare un nuovo legale per l’indisponibilità del precedente. Si tratta di uno dei procedimenti penali nei quali l’uomo – difeso dall’avvocato Carlo Benini – è coinvolto. Le imputazioni di massima sono di falso aggravato e truffa continuata. Cinque imprenditori che si ritengono truffati si erano già costituiti parte civile con gli avvocati Giovanni Focaccia ed Enrico Passarelli. I fatti sono collocati nel 2020 e 2021. Silvestrone (foto) è stato tirato in ballo come presidente del Centro Studi Nazionale e della Confederimprese. Gli imprenditori agricoli coinvolti, di Ravenna e Faenza, tramite lui avrebbero voluto accedere a fondi cofinanziati dal Fondo di Sviluppo Europeo. In realtà soldi inesistenti, secondo le verifiche della guardia di Finanza. Secondo l’accusa, L’allettante offerta era sempre quella di potere accedere a finanziamenti (fino al alcuni milioni di euro) per "migliorare le condizioni di contesto e sostenere la competitività dei sistemi produttivi delle famiglie e delle imprese". Però per la pratica bisognava pagare, anche fino a 11.500 euro: servivano per le spese di istruttoria.
CronacaTruffa a 43 imprenditori agricoli. Silvestrone potrebbe patteggiare