Lo hanno individuato in alto mare, durante le operazioni di bonifica preventiva. Gli addetti della società ’Drafinsub’ si sono accorti che c’era qualcosa di strano nei rilevamenti propedeutici al cantiere del rigassificatore. E quel qualcosa era un ordigno bellico. Un grosso proiettile, rinvenuto al largo di Punta Marina, che sarà fatto brillare lunedì prossimo. Il proiettile (nella foto a fianco), di fabbricazione italiana e avente dimensione di 200 mm, è stato rimosso il 27 febbraio dal luogo di rinvenimento dai militari del Comsubin, interessati al riguardo e coordinati dalla Prefettura di Ravenna in collaborazione con la locale Capitaneria di Porto, in modo tale da consentire prontamente la ripresa in piena sicurezza dei lavori riguardanti la messa in opera del rigassificatore. L’ordigno è stato dai militari spostato e collocato, sempre in mare, in un luogo sicuro situato al largo del Poligono di addestramento militare di Foce Reno e verrà fatto esplodere in acqua dai palombari sempre del Comsubin il 18 marzo.
Lo stesso giorno il reparto della Marina militare svolgerà anche attività di verifica relative allo svolgimento della bonifica preventiva in area portuale. "Ringrazio i militari del Comando subacquei e incursori ’Teseo Tesei’ e la Capitaneria di Porto per l’eccezionale tempestività ed efficacia con le quali sono intervenuti" ha dichiarato il prefetto Castrese De Rosa