Erano oltre 100 le persone che hanno partecipato all’incontro settimanale con il sindaco di Bagnacavallo, Matteo Giacomoni, organizzato ieri nella saletta del bar Dante a Traversara. Dopo la pausa della scorsa settimana causata dal maltempo, i residenti della frazione si sono nuovamente confrontati con gli amministratori, raccolti in una giunta quasi al completo con le uniche eccezioni della vice sindaca e dell’assessora alla cultura, dimissionaria. Non molte sono state le novità comunicate ai traversaresi, a parte la durata prevista dei cantieri, chiarita dal rappresentante dell’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Marco Bacchini.
Nel punto della rotta, laddove l’argine del Lamone ha ceduto, i lavori dovrebbero proseguire per una durata complessiva di 220 giorni. La tempistica è quasi dimezzata per gli altri cantieri, quelli di ripristino degli argini a monte e a valle di via Entirate, che richiedono entrambi 120 giorni di tempo. In quel chilometro e mezzo abbondante, le frane provocate dalle piogge hanno ristretto la sezione dell’argine rendendolo particolarmente fragile. Ed è proprio su quel punto che si concentrano in particolare l’attenzione e l’apprensione dei residenti che vivono sulla via, lungo la quale i lavori inizieranno fra una settimana non appena saranno rimossi due pali della luce che al momento bloccano gli interventi. "Sono state dette tante parole, ma la sensazione che ho avuto – spiega il referente del comitato alluvionati, Gianluca Sardelli - è stata quella di un gruppo di persone, che stringono forte i loro pugni pieni di sabbia e questa continua ad uscire tra le loro dita. Durante l’incontro è stato chiarito che le zone di protezione speciale all’interno degli alvei – e quindi gli alberi che sono nati e cresciuti - non si possono toccare per effetto di una normativa regionale e che, per affrontare il tema delle case da sistemare o da abbattere, occorre attendere la nomina da parte del Governo di un commissario alla ricostruzione". Per cercare di dare "una smossa" alla situazione, a partire dalle 10 di oggi – domenica 27 – il comitato si riunirà sempre al bar Dante per cercare di capire come poter procedere soprattutto per velocizzare percorsi e interventi. Intanto prosegue la raccolta firme a supporto della denuncia che i residenti intendono presentare in Procura per i fatti alluvionali.
Sul fronte rimborsi sembra confermato l’arrivo dei primi ristori con il meccanismo dei 3000 + 2000 euro già sperimentato dopo l’alluvione del maggio 2023. In vista delle prossime elezioni regionali, i residenti di Traversara chiedono intanto un incontro con i due candidati, Michele de Pascale ed Elena Ugolini. "Vorremmo capire da chi tra un mese sarà il nostro nuovo presidente – chiarisce Sardelli – quale futuro ci attende". La richiesta è supportata anche dall’Associazione Traversara in Fiore che continua ad impegnarsi nella raccolta fondi lanciata a favore degli alluvionati. Al momento la cifra accumulata è pari a circa 170.000 euro da destinare in buona parte all’acquisto cumulativo di elettrodomestici. L’appuntamento con i nuovi aggiornamenti fra residenti e amministrazione resta fissato alla settimana prossima.
Monia Savioli