Traversara con Ugolini. Il paese fantasma simbolo dell’alluvione punisce la sinistra

Nella frazione martoriata, la candidata del centrodestra raggiunge il 57%, mentre de Pascale non arriva al 40%. Ma il Pd è primo partito.

Traversara con Ugolini. Il paese fantasma simbolo dell’alluvione punisce la sinistra

Nella frazione martoriata, la candidata del centrodestra raggiunge il 57%, mentre de Pascale non arriva al 40%. Ma il Pd è primo partito.

Se il voto si fosse fermato a Traversara, la presidente della Regione sarebbe stata Elena Ugolini, che nella frazione di Bagnacavallo ha preso il 57,42% delle preferenze, contro il 39,52% di quello che in realtà è diventato il governatore della Regione, Michele de Pascale. Una terra, quella traversarese, martoriata da un’alluvione devastante che lo scorso 19 settembre ha letteralmente demolito case, invaso abitati, strade e campi. Il centro del paese è quasi desertico, anche grazie alla polvere che infesta il manto stradale, eredità del fango che ha accompagnato l’acqua del fiume Lamone.

In paese Ugolini aveva partecipato a un incontro, organizzato dal presidente del comitato alluvionati, Gianluca Sardelli, dove aveva spiegato il suo modo di vedere la manutenzione dei fiumi e la difesa del territorio, parole che devono aver colpito nel segno, considerando che la sua lista personale è risultata essere la seconda forza del centrodestra, seconda solo a Fratelli d’Italia: il 16,58% per la Civica di Ugolini, 25,77% per il partito di Giorgia Meloni. Il Pd si conferma comunque primo partito con il 32,65% dei voti, ma, come si diceva all’inizio, la coalizione di centrosinistra è comunque risultata perdente a Traversara. Un netto segnale che testimonia come l’alluvione di settembre abbia cambiato le carte in tavola in un territorio che ha sempre votato a sinistra: nelle elezioni europee di giugno la coalizione di centrosinistra aveva raccolto oltre il 50% delle preferenze in paese, mentre alle amministrative, nella stessa data, il sindaco eletto dal centrosinistra, Matteo Giacomoni, ha avuto il 60% dei voti. Traversara è un paese ancora ferito, ancora adesso, mentre è ancora allestito il seggio 11 che raccoglie i votanti di questo lembo di terra della Bassa Romagna, se si arriva dalla strada proveniente da Villanova, si trova il cartello che indica Traversara con di fianco l’argine da poco ricostruito ancora marrone della terra appena lavorata; se si arriva, invece, dal centro di Bagnacavallo, si vede l’auto ‘precipitata’ in mezzo al campo, ormai diventata l’immagine simbolo di questa tragedia: piantata nella terra, a monito di quello che è successo. Non che ce ne sia bisogno di simboli che ricordino la tragedia: in piazza sono ancora allestiti i container della colonna mobile della Protezione Civile, dove trova ospitalità il medico di base, le strade sono impolverate dal fango che si è seccato, le case diroccate nella zona rossa, epicentro della tragedia.

In una tornata elettorale che ha visto crollare la percentuale dei votanti sotto al 50%, a Traversara sono andati a votare 471 persone sulle 759 aventi diritto: pari al 62,06% degli aventi diritto. Un dato di quasi 10 punti maggiore rispetto alla media dei votanti del Comune di Bagnacavallo, che si è fermata al 53,79%, già comunque molto alta rispetto all’affluenza regionale che si è arrestata al 46,42%, mentre in provincia di Ravenna il dato è del 49,73%.

Matteo Bondi