Ravenna, 28 gennaio 2025 - Se la città brulica di topi la colpa è di “una fonte inesauribile di cibo”. Sintetizza così il suo question time, portato in consiglio comunale, Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna. Roditori “anche di grandi dimensioni” proliferano in "molte parti della città" a causa della carente raccolta di rifiuti organici e di cassonetti con varchi accessibili.
Interventi dell'assessore Baroncini
A replicare è l’assessore all’ambiente, Gianandrea Baroncini che punta il dito sugli abbandoni, più che sui conferimenti, senza negare che il tema topi sia "rilevante". Per porvi rimedio, illustra poi nel dettaglio, sono state potenziate le postazioni per il monitoraggio attivo, 1.100 in tutto che hanno effettuato 4.000 controlli per seguire gli andamenti dei roditori e individuare eventuali focolai.
Inoltre è stata potenziata del 30% la distribuzione gratuita di esche ratticide, anche nelle Circoscrizioni dove i tecnici di Azimut forniscono consigli.
Conseguenze delle condizioni ambientali
A pesare sull'aumento dei topi, in particolare di campagna, c'è l'alluvione che li ha fatti migrare verso il forese e la prima città consolidata. Mentre quelli più grandi stanno cambiando abitudini. “Gli inverni miti e la velocità di riproduzione - prosegue l'assessore -, consentono loro di lavorare a pieno ciclo biologico”. Insomma, "dobbiamo stare attenti e non promuovere cambiamenti di abitudini", conclude l’assessore.
Proposte aggiuntive di Ancisi
In replica Ancisi caldeggia anche una sostituzione dei cassonetti e maggiore attenzione sui rifiuti organici in strada.