Un occhio in più vigilerà sul rispetto delle regole della strada ad Alfonsine. "Entro il mese di novembre entrerà in funzione il nuovo photored posto presso il semaforo su via Stroppata all’incrocio con via Borse". Questo è l’annuncio che l’amministrazione comunale ha diffuso per comunicare ai cittadini l’installazione del nuovo dispositivo di rilevazione delle infrazioni semaforiche. Nella nota viene anche spiegato come l’apparecchio rilevi il passaggio con la luce rossa del semaforo da parte dei veicoli. Nella determina che accompagna la decisione si legge anche che si tratta di un dispositivo che non rileva solo il passaggio, ma permette una registrazione sia del prima che del dopo, in maniera da poter discernere meglio quale tipo di manovra sia stata fatta dall’automobilista.
"L’incrocio in questione è uno dei più trafficati del paese – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Laudini – e l’apparecchio è stato installato solamente nel tratto di via Stroppata, per incentivare la riduzione e il controllo della velocità da parte degli automobilisti e garantire al tempo stesso incolumità e la sicurezza dei pedoni e degli altri utenti della strada". Si tratta del primo sistema adottato dal Comune di Alfonsine, mentre altri sono già distribuiti nei comuni vicini. "Questa installazione – continua Laudini –, fa parte di un più ampio progetto di ristrutturazione della viabilità, finalizzato ad aumentare la sicurezza di via Borse, che, proprio nello stesso tratto, vede la realizzazione della nuova pista ciclopedonale di collegamento con Fiumazzo". Un’opera da 400.000 euro con fondi provenienti dalla Provincia di Ravenna, i cui lavori sono alle battute finali. "Manca solo il tratto finale verso Fiumazzo" spiega sempre l’assessore. Via Borse e l’incrocio dove insiste il semaforo sono stati teatro di incidenti, anche gravi, nel corso degli anni passati. "Con la pista ciclopedonale – continua l’amministratore –, dovremmo riuscire a mettere in sicurezza pedoni e ciclisti. Sarà poi da completare il tratto di pista che porta verso la rotonda di viale Cervi, come da programma presentato alle scorse elezioni. Sono circa 800 metri per cui cercheremo finanziamenti partecipando a bandi ad hoc. Purtroppo l’alluvione e il tornado hanno distratto molti fondi per la sistemazione di quanto ammalorato e quella che poteva essere una spesa sostenibile, al momento, non lo è più. Confido però nel riuscire a trovare il modo di realizzarla, così come avevamo promesso". Matteo Bondi