Tartarughe liberate a Marina di Ravenna, Happy e Rucola tornano in mare. “E le cozze sono ottime”

Ieri si è svolta la tradizionale gita annuale verso le piatta forme dove vengono raccolti i molluschi. Il Cestha ha poi rimesso in mare due testuggini curate dopo essere rimaste impigliate nelle reti da pesca

La liberazione di una tartaruga ieri al largo di Marina di Ravenna (foto Zani)

La liberazione di una tartaruga ieri al largo di Marina di Ravenna (foto Zani)

Ravenna, 26 giugno 2023 – Il cielo è terso, fa molto caldo. I 150 ospiti della base Eni di Marina di Ravenna, prendono posto sui due mezzi d’altura New Ghibli e Triton 1. Verso le 10 ha inizio la tradizionale gita annuale verso le piattaforme dove vengono raccolte le cozze selvagge di Marina di Ravenna, brand dell’evento culinario che si è chiuso ieri. A metà del Canale Candiano si capisce che non sarà una giornata facile per la navigazione. Il mare è mosso, difficile pensare di arrivare fino alla Agostino B, a 15 km dalla costa. Così il programma viene concentrato sulla piattaforma Porto Corsini Mare Ovest-C, che dista dal porto meno della metà. Sui due mezzi navali il pubblico è variegato, ci sono molti bambini, che a fatica riuscirebbero ad affrontare il mare mosso. "Si tratta di un’iniziativa virtuosa per tutti gli stakeholder coinvolti. Eni ha la necessità di raccogliere le cozze, per evitare la resistenza al moto ondoso sui piloni. In accordo con l’Amministrazione comunale e con i pescatori, si è trovata questa sinergia che permette di coniugare l’aspetto industriale a quello socio-economico portando un reciproco interesse per la raccolta di questo prodotto" spiega Stefano Fabbri, responsabile Permitting del Distretto Centro-Settentrionale Eni. "Peraltro – aggiunge – è un prodotto di nicchia ma di alta qualità, che viene poi commercializzato non solo a Ravenna, ma in tutta la Romagna e nelle regioni limitrofe. La raccolta varia di anno in anno, ma solitamente siamo sulle 12.000-14.000 tonnellate. La stagione della raccolta è appena cominciata ma le previsioni, soprattutto per la qualità del prodotto, sono molto positive".

Approfondisci:

La seconda nave rigassificatrice non sarà collocata a Ravenna

La seconda nave rigassificatrice non sarà collocata a Ravenna

I sub specializzati nella raccolta delle cozze che si sviluppano in maniera naturale lungo le ‘zampe’ della piattaforma, si preparano all’immersione. La giornata-tipo di pesca inizia alle 5.30 e va avanti fino alle 10. Si immergono a -10, -12 metri e sono in grado di raccogliere dai 10 ai 15 quintali di mitili per giornata lavorativa. Sulla barca, le cozze sono lavate e confezionate in sacchi più grandi per i ristoranti, più piccoli per le pescherie.

“Il prodotto quest’anno è di ottima qualità – aggiunge Sauro Alleati, presidente della cooperativa pesca La Romagnola – purtroppo è un po’, scarso perché la scorsa estate c’è stata poca pioggia. La richiesta dal mercato è forte. Noi abbiamo otto barche, che si dedicano da maggio a settembre alla raccolta, con una quarantina di persone occupate". La prima sorpresa è proprio per i più piccoli: il Cestha provvede a liberare in mare le tartarughe Happy e Rucola, rimaste impigliate nelle reti da pesca e portate a terra dai pescatori che hanno così consentito la pratica delle prime cure. Per il Cestha, Simone D’Acunto spiega come "in un anno curiamo in media 80 esemplari e poi li rilasciamo a nuova vita". Le piattaforme sono la zona più sicura dove liberare le tartarughe marine "perché, oltre a essere un habitat dove possono trovare subito da mangiare, sono anche una zona interdetta a qualsiasi tipo di attività, tra cui la pesca".

lo.tazz.