Un altro autovelox abbattuto, segato alla base con un flessibile come sempre più spesso accade da quando è stata aperta la strada il 19 maggio scorso in Polesine. Nella provincia di Ravenna, quello della notte tra martedì e ieri, sulla provinciale 24 che in quel tratto alle porte di Sant’Alberto prende il nome di via Mandriole, è il quarto taglio dopo quelli di Osteria, Castel Bolognese e Faenza.
L’apparecchio messo ko, gestito dalla Polizia provinciale, era stato installato nel settembre 2022 con l’obiettivo, come dichiarò il consigliere delegato alla Sicurezza della Provincia di Ravenna, Gianni Grandu, di "far diminuire la velocità dei veicoli immediatamente prima dell’ingresso nel centro abitato in direzione Mandriole-Sant’Alberto. In particolare, l’impianto ha la finalità di aumentare la sicurezza dell’incrocio con la strada provinciale 1 Sant’Alberto all’ingresso della località dal lato di Mandriole". Per questo occorre rispettare il limite dei 70 chilometri orari, altrimenti chi passa viene immortalato dall’occhio elettronico. O almeno questo accadeva finché il palo dell’apparecchio non è stato tagliato.
In ogni caso l’impianto sarà reinstallato quanto prima, naturalmente a spese dei contribuenti. Inutile, dunque, cantare vittoria o esultare come hanno fatto in tanti sui social perché le regole vanno rispettate e non è certo mettendo in atto veri e propri danneggiamenti aggravati che si risolve il problema delle multe.
Milena Montefiori