Sulla Bastia una lunga scia di tragedie

L’incidente mortale di venerdì è solo l’ultimo. Nell’arco di vent’anni i morti sono stati 16, in vari punti della provinciale

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La dinamica del tragico incidente di venerdì sulla Bastia andrà chiarita dalla polizia locale. Quello che è certo è che la provinciale Bastia è stata teatro di un elevatissimo numero di incidenti, molti con conseguenze mortali. Almeno 16 le vittime in una ventina d’anni, conseguenze di incidenti in vari punti della strada. In un solo incidente del 2002 morirono cinque persone.

La Ford Focus guidata da Stefano Citrà, 21 anni, che trasportava il fratello Samuele, morto nell’incidente si è scontrata frontalmente con l’autocisterna proveniente dalla direzione opposta all’altezza di Santa Maria in Fabriago. L’incidente è avvenuto sulla corsia del mezzo pesante e un testimone avrebbe detto di aver visto la macchina invadere la corsia all’imprrovviso. Trattandosi di un incidente mortale la Procura ha certamente aperto un fascicolo per chiarire quanto accaduto.

Stefano Citrà ieri sera era ricoverato in rianimazione in condizioni gravi all’ospedale Bufalini di Cesena.

Ma la Bastia mantiene la sua triste fama, che ha portato all’installazione di un autovelox anche nelle scorse settimane. L’ampia strada provinciale che collega Lavezzola a S.Agata sul Santerno e lungo la quale si incontrano diversi svincoli tra cui quelli per Lugo (all’altezza della frazione di Cà di Lugo) e per Conselice, continua purtroppo a rivelarsi come una delle arterie più pericolose del comprensorio lughese. Una arteria che, collegando la ‘San Vitale’ (in prossimità di Sant’Agata) alla statale 16 Adriatica (alle porte di Lavezzola, preso il ponte della Bastia sul fiume Reno), registra ogni giorno un elevato volume di traffico, in buona parte costituito anche da mezzi pesanti diretti o provenienti da alcune importanti aziende del territorio (anche del Ferrarese).

Lungo l’elenco degli incidenti gravissimi, avvenuti in vari punti della strada partire dalla sciagura avvenuta nell’agosto 2002, in cui in uno scontro tra due auto avvenuto tra l’attuale svincolo per Santa Maria in Fabriago e quello per Lugo persero la vita addirittura cinque persone, componenti di due famiglie di Conselice. Nel settembre del 2006, poi, a perdere la vita fu una 27enne di Argenta tra Santa Maria e ‘La Viola’, in seguito ad una terribile collisione contro un autoarticolato.

Nell’ottobre del 2008 un motociclista 22enne di origini polacche morì non lontano dallo svincolo con via Puntiroli dopo uno schianto contro con un veicolo commerciale, che da una carraia laterale si stava immettendo sulla ‘Bastia’. L’anno successivo, sempre in estate, morì invece un ciclista amatoriale di 70 anni residente a Conselice, che a circa 150 metri dall’incrocio con via Bordocchio fu investito da un’auto che sopraggiungeva alle sue spalle. E ancora, nel febbraio del 2012 perse la vita un 81enne del posto che stava attraversando a piedi un tratto della Bastia nel centro abitato di Lavezzola. A dicembre 2015, tra Santa Maria in Fabriago e San Bernardino, morì un’automobilista di 81 anni in seguito a uno scontro con un’altra vettura. Nel giugno 2017, nel centro abitato di Giovecca, morì invece un 40enne originario del Marocco e residente a Lavezzola, scontratosi contro un ‘tir’. Il tristissimo elenco degli incidenti con esito mortale si allungò purtroppo nell’agosto del 2019 quando tra Giovecca e San Bernardino perse la vita ad un motociclista 58enne di Voltana scontratosi con un’auto il cui conducente, un 38enne originario del Marocco e residente a Conselice, cessò di vivere alcuni giorni dopo. Sempre a Giovecca morì, giorni dopo un terribile incidente, un automobilista all’intersezione con via Gardizza, mentre 2 anni fa, un altro motociclista di 58 anni che risiedeva nell’argentano, perse la vita nei pressi dello svincolo per San Bernardino.

lu. sca.