Ravenna, 9 ottobre 2024 – Addetti all’ordine, ma non nei locali. Per le strade e nelle piazze, a vigilare per evitare che si generino situazioni difficili.
Sono gli street tutor, figure introdotte dalla Regione negli ultimi anni per contribuire “alla prevenzione dei rischi, alla mediazione dei conflitti nello spazio, anche pubblico, adiacente ai locali e ai luoghi nei quali si svolgono gli eventi e cooperare con le polizie locali e nazionali in relazione alle rispettive competenze”, così come si legge sul sito dell’Emilia-Romagna.
Ora con un progetto il Comune li porta in centro storico, almeno fino ad agosto 2025. “Li mettiamo a disposizione del centro nei weekend e ogni volta che ci sono eventi che coinvolgono i locali della zona – dice il vicesindaco con delega alla Sicurezza Eugenio Fusignani –. Ci siamo confrontati con le associazioni di categoria del centro e definiremo un calendario”.
L’iniziativa partirà entro fine anno e rientra in un progetto più ampio che comprende anche l’installazione di tre telecamere tra via Zirardini e piazza dell’Aquila, area dove verrà anche potenziata l’illuminazione e migliorato l’arredo urbano. Una zona dove sono presenti diversi locali ben frequentati da giovani e giovanissimi: l’impressione è che il progetto punti a una migliore gestione di situazioni legate alla movida.
“I nomi degli street tutor, già formati, sono indicati in un elenco in Prefettura – prosegue Fusignani –. Saranno attivi durante gli eventi, in serate particolari. E li abbiamo già visti in campo, durante l’ultima edizione di GiovinBacco”.
Gli street tutor non sono volontari, ma vere e proprie figure professionali: e a pagare sono Comune e Regione. Il costo totale è 140mila euro, di cui 108mila dall’Emilia-Romagna e i restanti 32mila da Palazzo Merlato.
Va detto che la cifra è complessiva e comprende anche telecamere, potenziamento dell’illuminazione e arredo urbano.
“Gli street tutor saranno presenti sia durante gli eventi in piazza, come i Mercatini di Natale, ma anche per gestire il divertimento in senso più generale – aggiunge Fusignani –. Diventeranno una garanzia importate sia per i fruitori che vogliono divertirsi in serenità che per i residenti. È un’opportunità in più per ampliare e qualificare l’offerta del divertimento, anche considerando che la nostra è una città turistica e universitaria, che deve accogliere i giovani mantenendo un equilibrio delicato tra esigenze diverse”.
Il progetto, come detto, si fermerà ad agosto 2025. Almeno, da parte degli enti pubblici: “Le imprese in questi mesi avranno modo di vedere come funziona – conclude Fusignani – e poi potranno valutare se proseguire, dotandosi di queste figure”.