Ancora controlli sugli stradelli: da inizio stagione 365 multe

A tre anni dall’introduzione, calano i verbali per i parcheggi selvaggi

Era il 16 giugno del 2012, primo giorno di multe, e la Municipale era alle prese con i tanti malumorti  dei multati

Era il 16 giugno del 2012, primo giorno di multe, e la Municipale era alle prese con i tanti malumorti dei multati

Ravenna, 13 agosto 2015 - Oramai siamo ben lontani dalle cifre ‘incredibili’ di giugno 2012, quando le multe sugli stradelli retrodunali vennero introdotte e la poca conoscenza ancora della normativa appena entrata in vigore portarono l’inevitabile conseguenza di una ‘strage’ di sanzioni. Va ricordato, solo nei primi due giorni, il 16 e 17 giugno di allora, le forze dell’ordine fecero la bellezza di 300 verbali solo a Marina di Ravenna. Per un introito complessivo di 55mila euro.

Oggi i numeri sembrano essersi ridimensionati e la conferma arriva dai dati in possesso alla Polizia Municipale. Da giugno a oggi le multe elevate sugli stradelli di Marina sono state 187, mentre a Punta Marina 178. Certo i numeri possono sempre migliorare, ma siamo ben lontani dalle 300 in appena due giorni. A tre anni di distanza si può quindi dire che Ravennati e turisti, in qualche modo, abbiano imparato che la sosta selvaggia nelle stradine di sabbia che costeggiano gli stabilimenti non è consentita, pena una sorpresa sul parabrezza da 206 euro.

E di conseguenza sono migliorati gli stradelli stessi, dove adesso regna una sorta di ordine e di sicurezza nel caso debbano passare mezzi di soccorso e i bagni stessi si sono dati da fare per creare delle vere e proprie zone parcheggio fuori dalle proprie strutture.

Se da una parte sembra si sia riusciti a inculcare una sorta di educazione alla sosta, lungo gli stradelli retrodunali permangono però ancora oggi problemi mai risolti. Tra buche, saliscendi, avvallamenti e sassi, quella lunga via di sabbia è quasi impercorribile. Ogni anno i titolari degli stabilimenti cercano di rattoppare come possono i ‘crateri’ più grandi, gettando qualche badilata di sabbia e anche di ghiaia. Ma basta l’affluenza di un fine settimana d’estate per far tornare tutto come prima. E i bagnini non hanno dubbi: «Serve un intervento serio e strutturale».