Casola (Faenza), 23 luglio 2023 – Ieri mattina, poco lontano dalla provinciale 306 Casolana, appena fuori Riolo Terme in direzione Casola Valsenio, è stato purtroppo ritrovato il cadavere del 71enne Stefano Quarneti, di Casola Valsenio. Da diversi giorni i famigliari lo cercavano. L’uomo, che viveva solo, mancava da domenica scorsa, ovvero da quando si era allontanato in auto. Il fratello Alessandro Quarneti, che vive nello stesso stabile con la famiglia, accortosi che non era rientrato nella sua abitazione, si è preoccupato, ha iniziato a cercarlo e ha continuato nei giorni seguenti, senza esito fino a ieri: per questo venerdì aveva presentato una denuncia di scomparsa alle forze dell’ordine. Oltre a cercare l’auto, sono stati ovviamente fatti numerosi tentativi di chiamare il numeri di cellulare di Stefano Quarneti, ma il telefono dapprima squillava a vuoto e poi, forse scarico, è rimasto totalmente muto. Le ricerche dell’uomo hanno visto una svolta nel momento in cui è stata ritrovata l’auto vicino alla ’Baracchina’, un ritrovo all’aperto che si trova vicino al margine sinistro della Provinciale 306, prima di entrare a Riolo Terme, provenendo da Casola Valsenio.
Il ritrovamento dell’auto ha ovviamente concentrato le ricerche nei dintorni, setacciando in lungo e in largo la zona. È stato così possibile ritrovare, dall’altra parte della strada, una cinquantina di metri più a monte, il corpo di Quarneti, poco visibile da bordo strada a causa dell’intrico della vegetazione sconvolta dall’alluvione di metà maggio. Da ciò che è stato ricostruito pare che domenica, prima della mezzanotte, i presenti alla ’Baracchina’ abbiano udito un forte colpo e un’auto allontanarsi. Alcuni sono andati sul luogo da cui avevano sentito provenire il rumore, spaventati all’idea che potesse essere successo qualcosa di brutto, ma non hanno trovato nulla: sia a causa del buio, sia perché il corpo era nascosto dalla vegetazione e poco visibile.
Stefano Quarneti era abbastanza conosciuto a Casola Valsenio, avendo lavorato in passato nella macelleria di famiglia. Più di recente lo si vedeva spesso a passeggio per il paese o seduto davanti alla porta di casa sua, in via Giacomo Matteotti, sotto la Torre dell’Orologio, intento ad ascoltare la radio.