Nei giorni scorsi a Bagno di Romagna si è svolto un convegno sulla fragilità demografica, sociale e ambientale della montagna romagnola. Per il Ravennate l’area indagata comprendeva i comuni collinari di Casola Valsenio e Brisighella. Un territorio di 279 km quadrati per 9.730 abitanti, con una densita di 35 persone per km quadrato, la più bassa della provincia. "I dati presentati per il nostro territorio con un accentuato segno negativo – commenta il sindaco casolano Maurizio Nati, presente al convegno – corrispondono purtroppo alla situazione reale".
Tra i dati spicca il basso indice di natalità: nella collina ravennate si registrano 25 nati ogni 100 morti, contro i 46 nati in provincia. Un dato attenuato del rapporto tra il numero degli immigrati rispetto agli emigrati: 134 contro 100, il più alto della provincia. La bassa natalità fa sentire i suoi effetti sull’indice di vecchiaia che nei due comuni risulta di 277 anziani (persone con più di 65 anni) ogni 100 giovani tra 0 e 14 anni, contro un indice provinciale di 217. L’indice di dipendenza, cioè il rapporto percentuale tra la popolazione non attiva (0-14 anni e oltre i 64) rispetto alla popolazione attiva (15-64 anni), è il 65,6 contro il 60,7 provinciale. In merito al mercato del lavoro il tasso di occupazione in collina è pari al 46,8 % rispetto alla popolazione (49,2 in provincia).
"Sono dati – precisa Maurizio Nati – che prefigurano un futuro con sempre più anziani che necessitano di maggiori servizi. Dall’altro canto, diminuendo la popolazione infantile, diminuiscono le entrate, mentre rimangono stabili o aumentano i costi di gestione delle strutture per l’infanzia. Sono note le difficoltà che incontriamo a chiudere i bilanci perché le entrate sono stabili, mentre le uscite aumentano. A questo, in entrambi i comuni, si accompagna un territorio martoriato dalle frane che incidono su produttività e qualità della vita della popolazione rurale".
Come intende far fronte a questa situazione? "La affronteremo – risponde Nati – con lo stesso spirito costruttivo e determinazione che ci hanno animato nel far fronte ai disastri del maltempo. Dobbiamo puntare ad alleggerire la vita degli anziani e soprattutto a mantenere la gente in campagna, tenendo conto che le alluvioni in pianura dipendono pure dalla condizione dei terreni in collina. Da poco ci sono stati assegnati 36 milioni per la ricostruzione delle strade comunali, ma non basta".
Beppe Sangiorgi